Papa Francesco convoca i campioni: da Messi a Buffon tutti in campo contro la guerra

Papa Francesco convoca i campioni: da Messi a Buffon tutti in campo contro la guerra
di Donatella Trotta
Venerdì 29 Agosto 2014, 21:23 - Ultimo agg. 31 Agosto, 23:48
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Campioni in campo per mandare a segno la pace nel mondo. Con calciatori e allenatori di fama, chiamati a raccolta da un leader mondiale di tutto rispetto: Papa Francesco. Si disputerà lunedì primo settembre allo Stadio Olimpico di Roma, alle ore 20.45, la prima «Partita interreligiosa per la pace», con diretta televisiva e radiofonica su Rai Uno. A rispondere con entusiasmo all’appello, tra gli altri, Lionel Messi, Gianluigi Buffon, Zinedine Zidane, Javier Zanetti, Roberto Baggio, Andrea Pirlo, Yuto Nagatomo e Samuel Eto’o.



Sono solo alcuni degli atleti che interverranno all’Olimpico in rappresentanza delle diverse religioni, riunite per la prima volta a Roma per celebrare un incontro - non soltanto simbolico - tra l’eccellenza sportiva, la condivisione e la fratellanza nel segno della pace. Possibile. Grazie al notevole potenziale comunicativo dello sport, e del calcio in particolare, l’iniziativa - generata dall’ispirazione e dai messaggi incarnati dal Pontefice argentino, appassionato tifoso - intende infatti sensibilizzare sull’insensata tragedia dei diversi conflitti che continuano a insanguinare il mondo, mietendo vittime soprattutto tra civili innocenti: donne, bambini e famiglie, spesso costretti all’esilio se riescono a sopravvivere.



Non a caso i proventi raccolti dalla gara, pubblicizzata in italiano e in inglese anche sui social network (Partita per la Pace/Match for Peace su Facebook; #PartitaPerLaPace/#MatchForPeace su twitter), saranno devoluti a soggetti impegnati nel supporto diretto alle fasce più deboli della società in Europa, in Sudamerica e nel resto del mondo: Scholas Occurrentes, un’entità educativa di bene pubblico promossa da Papa Francesco, che utilizza la tecnologia, l’arte e lo sport per promuovere l’integrazione sociale e la cultura dell’incontro e che ha sede presso la Pontificia delle Scienze nel Vaticano; e la Fondazione P.U.P.I. Onlus, creata da Paula e Javier Zanetti (campione dell’Inter e della Nazionale argentina) che da oltre dieci anni promuove e sostiene programmi di adozione a distanza e assistenza per alleviare le diverse condizioni di disagio.



Una competizione, insomma, che più dei gol in rete ha a cuore l’obiettivo di dare un contributo alla giusta causa della pace e della giustizia sociale: «Questa è la finale di un Mondiale in cui tutti noi che auspichiamo un mondo senza guerre né fame possiamo vincere. Perciò questa partita sarà giocata tutti insieme, ebrei musulmani e cristiani, uniti nella diversità» commenta il pedagogista e teologo argentino José Maria del Corral, direttore mondiale di Scholas. Gli fa eco la CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) italiana: «Con il sostegno a questa iniziativa, desideriamo avviare la nuova stagione del nostro cammino interculturale con una serie di eventi di dialogo interreligioso che, anche alla luce dell’attuale situazione internazionale, ci auguriamo possano ispirare un nuovo ciclo di fratellanza e di pace». Evitando le derive e le violenze di ogni fondamentalismo.



Aggiunge Javier Zanetti: «Sono orgoglioso di poter offrire il mio contributo all’organizzazione della Partita Interreligiosa per la Pace. Era l’aprile del 2013 - aggiunge - quando Papa Francesco, durante un nostro incontro, ha voluto condividere l’idea di creare un momento di fratellanza e unione tra le diverse religioni. Da allora stiamo dedicando grandi energie affinché questo evento sia una serata di grande calcio e di raccolta fondi nonchè soprattutto una festa dei popoli e un’opportunità di riflessione comune, senza dimenticare l’obiettivo immediato di finanziare il progetto “Un’Alternativa di Vita”, che si rivolge ai bambini dai 3 ai 13 anni che vivono in contesti socio – economici svantaggiati».



Dal 2001 infatti, la Fondazione – negli spazi della propria sede sociale di Buenos Aires (ARG) - mette a disposizione dei giovani ospiti una rete di assistenza e supporto: aiuto nei compiti, sostegno sanitario, assistenza sociale, offerta ludica e formativa.



Anche per questo, oltre che per i bambini di Gaza e della Siria, dell’Iraq e delle zone dell’Africa e del Medio Oriente privati dei loro diritti fondamentali, Fondazione P.U.P.I. Onlus e Scholas Occurrentes hanno deciso di «unire le forze» e accendere i riflettori dello stadio concentrando le proprie energie in questo progetto comune: l’intero ricavato della partita (la manifestazione è patrocinata da Comune di Roma, CONI, FIGC, Federazione Italiana Giuoco Calcio e Lega Serie A) è destinato a migliaia di ragazzi dei quartieri di Buenos Aires che potranno così ricevere un aiuto concreto. Perché se è vero che la pace, come diceva Madre Teresa di Calcutta, inizia con un sorriso, forse anche qualche calcio a un pallone, tirato dai campioni più amati dai giovani di tutto il mondo, può aiutare a rasserenare gli animi.
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