Avellino: giostre al rione Corea, la vittoria dei residenti con il dietrofront del sindaco

Le giostre andranno a piazzale degli Irpini

Avellino: giostre al rione Corea, la vittoria dei residenti con il dietrofront del sindaco
Mercoledì 12 Luglio 2023, 09:10
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Dietro front del sindaco. Le giostre di Ferragosto da via Piave a piazzale degli Irpini. La protesta dei residenti e dei commercianti di via Piave contro l'installazione delle giostre nel loro quartiere ha avuto esito positivo. Il luna park agostano troverà una nuova collocazione nel Piazzale degli Irpini. La risposta è arrivata direttamente dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che però non si è sbilanciato con altri dettagli. Tuttavia, sono i giostrai stessi a fugare ogni dubbio. La nuova location individuata dal Comune, dunque, è quella di piazzale degli Irpini. Resta però da capire come verrà risolta la questione dei fuochi di Ferragosto, spettacolo che tradizionalmente va in scena proprio nello spazio di fronte allo stadio Partenio. Nel corso della prossima settimana si riunirà la commissione tecnica che potrà esprimersi sulla fattibilità del progetto. Una decisione fortemente attesa da chi non vede l'ora di salire sulle attrazioni portate in città dalla famiglia Canterini.

Riconfermati anche per quest'anno, gli storici animatori delle estati avellinesi aspettano di avere l'autorizzazione ufficiale e si augurano che questo possa avvenire in tempistiche adeguate. L'installazione dei loro macchinari richiede almeno una settimana di lavoro. Perciò, se il Comune tarderà a decidere, slitterà l'apertura del parco divertimenti itinerante. «Siamo fiduciosi - sottolinea Roberto Canterini - sappiamo che l'amministrazione ci tiene molto a creare questo spazio di svago». Roberto, che è il capo giostraio, è venuto a conoscenza delle lamentele mosse dai cittadini dell'ex Corea, i quali avevano denunciato pubblicamente i disagi che, da almeno due anni, accompagnavano l'arrivo delle giostre nel parcheggio a ridosso delle loro case e attività commerciali. Questa la situazione segnalata, attraverso una petizione popolare che si è ripetuta ogni sera durante i mesi di agosto. A preoccupare erano soprattutto quegli adolescenti che puntualmente spostavano la festa nelle retrovie e scambiavano per vespasiani i vicoli sotto alle finestre delle abitazioni.

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Roberto non è originario di Avellino, ma conosce bene il capoluogo irpino, tant'è che ha frequentato le scuole nel quartiere di Valle.

Così vuole rispondere alle polemiche. «Mi rendo conto - ammette - che il mio è un mestiere particolare. Le nostre giostre portano allegria e colori, ma so che possono creare dei fastidi». E continua: «Io stesso sono molto attento a mantenere il decoro e la pulizia dei luoghi che ci vengono dati in uso». L'uomo racconta anche di aver provato tante volte, proprio a via Piave, a tenere a bada qualche cliente più irruento, ma non sempre è riuscito a ottenere risultati. «È capitato - spiega - che i toni siano diventati accesi. Allora ho dovuto lasciar stare. Ho sessant'anni».

Da altrettanti la famiglia Canterini, di generazione in generazione, si occupa del divertimento in città. «Avellino e i suoi abitanti sono nel mio cuore - dice - spero che la soluzione dello stadio metta tutti d'accordo». Ad essere d'accordo sono sicuramente i residenti e i commercianti di via Piave che hanno sollevato il dibattito. «Siamo felici del risultato ottenuto», dichiara Sibris Colella, facendo da portavoce. E ribadisce: «Il nostro non era un attacco rivolto direttamente ai giostrai o agli adolescenti autori di quei comportamenti malsani. Abbiamo voluto sollevare la questione perché lo spazio sotto alle nostre case non è adeguato». «Il divertimento - conclude - è tale solamente quando non arreca danno agli altri». 

 

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