«Mario lotta con noi», lo striscione dei ragazzi del liceo Imbriani di Avellino

Il 16enne gravemente ferito in uno scontro con la sua minicar

I compagni: «Mario lotta insieme a noi», lo striscione dei ragazzi dell'Imbriani
I compagni: «Mario lotta insieme a noi», lo striscione dei ragazzi dell'Imbriani
di Alessandro Calabrese
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 09:29 - Ultimo agg. 11:40
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«Lotta co' noi». È questo il messaggio sullo striscione che è apparso ieri mattina davanti ai cancelli del liceo Imbriani di Avellino dedicato a Mario, il ragazzo che sabato notte è rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre era al volante della sua minicar e ora lotta tra la vita e la morte nel reparto Rianimazione dell'ospedale Moscati.

A posizionarlo sulla recinzione esterna del plesso scolastico alcuni dei suoi compagni della seconda Cs, ad indirizzo didattico Scienze Applicate. Sul lembo destro inferiore la firma indica proprio la classe frequentata dal 16enne, benvoluto da tutti e descritto come un amico ideale. Il suo nome, poi, apparso sui social sulla maglietta con dedica immortalata allo stadio Partenio ed esposta da alcuni suoi amici in occasione di Avellino-Casertana, «Mario siamo con te», lo ribadiscono in continuazione gli stessi compagni che hanno installato lo striscione.

Un intercalare meccanico, inconsapevolmente voluto, quasi ad esorcizzare la sua assenza che nell'aula dell'istituto di via Morelli e Silvati si fa sentire in maniera pesante. Due di loro sono ancora vicini alla scritta, l'emozione è fortissima, così come è grande il timore per le sue condizioni, fino a ieri stabili nella loro gravità, dopo l'intervento eseguito la sera prima dai neurochirurghi della struttura di contrada Amoretta per abbassare la pressione intracranica dovuta al trauma subito. 

«Siamo molto preoccupati per il nostro compagno - dicono Emiddio e Angelo - speriamo che vada tutto bene e che lui si riprenda presto e ritorni a stare con noi in classe.

Vogliamo ancora divertirci insieme e condividere momenti belli e spensierati, così come le difficoltà che magari a volte possono registrarsi nello studio di qualche materia, un compito o un'interrogazione. In questo momento noi compagni di classe sentiamo proprio un'enorme mancanza e vorremmo che lui faccia capolino dalla porta il prima possibile».

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Il banco vuoto di Mario è un pugno allo stomaco per i suoi amici. Un'assenza che pesa su una sedia che non si riesce a smettere di guardare: «Ieri (lunedì) - continuano i ragazzi - non siamo riusciti a pensare ad altro, la notizia di quanto era successo era troppo recente e terribile. Molti di noi l'hanno appresa solo una volta in aula. E vedere il suo posto senza di lui è stato molto triste. Non abbiamo parlato d'altro per tutto il giorno. Oggi (ieri), invece, abbiamo voluto cercare di reagire anche realizzando questo striscione e siamo andati a trovare la sua famiglia all'ospedale. Siamo stati con i genitori, i parenti, cercando di dimostrare con la nostra vicinanza tutto l'affetto che nutriamo per il nostro compagno».

E si capisce anche perché. Il giovanissimo di Monteforte Irpino viene tratteggiato come un ragazzo vivace e generoso, sempre prudente, educato e tranquillo. «Con lui - concludono Emiddio e Angelo - ci siamo sempre divertiti un sacco. Ci manca tanto, speriamo possa rientrare presto a scuola. Per Mario recitiamo una preghiera tutte le sere». Come per i suoi compagni anche i loro genitori provano a far sentire una concreta vicinanza al papà e alla mamma dello studente montefortese e per questo domani alle 18, nella chiesa di San Ciro, saranno con loro per un momento di preghiera. L'invito è esteso a tutti i componenti genitoriali della chat di classe che vorranno confortarli esprimendo parole di incoraggiamento e solidarietà in questo momento così delicato. Anche così la comunità scolastica del liceo Imbriani, dunque, prova a rincuorare e sostenere la famiglia di Mario.

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