«Sono deluso e amareggiato per tanto patetico accanimento e altrettanta cattiveria evidenziata da un falso moralismo che tenta di manipolare l’opinione pubblica, rispetto all’inoltro di un messaggio, evidentemente non indirizzato alla consigliera, come dalla stessa riconosciuto». Il sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo replica alla consigliera comunale Nancy Palladino che l’altro giorno ha annunciato di presentare denuncia sul caso dell’sms sessista inviato a lei proprio da Spagnuolo. «Ho dato mandato ai miei legali - dice Palladino - di sondare tutte le strade per denunciare il sindaco per reati legati alla discriminazione di genere».
Il primo cittadino si dichiara vittima di un «disegno denigratorio premeditato» da parte dell’opposizione e ribadisce che il contenuto del messaggio è «spersonalizzato e non riferito a Palladino» e accusa «che un fatto privato per sola speculazione competitiva ha assunto i connotati di un affare di Stato». Poi respinge pure l’accusa del contenuto sessista: «Dal messaggio pubblicato si evince che lo stesso sia stato scritto in prima persona e non, quindi, riferito a lei, ancorché lo abbiano voluto tacciare per sessista». Ricorda di aver subito chiesto scusa nell’aula consiliare alla consigliera Palladino dopo l’invio per errore dal suo cellulare dell’sms ma constata che «le mie scuse pubbliche effettuate nella seduta di Consiglio in questione, proprio per il ruolo istituzionale rivestito, sono state volutamente omesse nelle varie dichiarazioni».
Denuncia quindi il tentativo posto in essere proprio dal gruppo d’opposizione di Atripalda Futura di volerlo infangare: «Purtroppo è vero, la politica non era mai scesa così in basso. Non avendo l’opposizione alcuna valida argomentazione politica, si esercita sistematicamente nella denigrazione gratuita verso chi, con evidenti risultati, apprezzati dai cittadini, opera nell’interesse di migliorare Atripalda». Spagnuolo assicura di non voler fare un passo indietro. Anzi, si dichiara pronto a rilanciare il suo impegno amministrativo rivendicandone i risultati raggiunti: «Nonostante il maldestro tentativo di infangare la mia persona e di sminuire la lodevole ed efficace attività amministrativa mia e dei miei compagni di viaggio». E conclude rivolgendosi alla città: «Atripalda continuerà ad avere il suo sindaco, sereno e vicino alle esigenze di ognuno ed ora più che mai proiettato ad operare esclusivamente per il bene della comunità».
Il consigliere regionale di Moderati e riformisti, Livio Petitto difende Spagnuolo: «Le scuse dovute alla consigliera Palladino per un messaggio non indirizzate nemmeno a lei, sono state rese in consiglio comunale.