Ha lasciato il carcere di contrada Capodimone e adesso Carmine Aversano, 44 anni, beneventano, è agli arresti domiciliari. Era stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri con le accuse di associazione a delinquere, truffa, turbativa d'asta, frode nelle pubbliche forniture e contraffazione, dopo le indagini condotte dalla Procura della Repubblica. Aversano era amministratore di fatto di una società che opera nel settore degli articoli per ufficio, ed è accusato di aver fornito 1.500 cartucce per toner per stampanti alla Legione carabinieri Piemonte Valle d'Aosta e altri 800 toner all'Azienda ospedaliera «Moscati» di Avellino non conformi agli standard originali ma contraffatti.
L'imprenditore, rispondendo alle domande, alla presenza del suo legale Antonio Leone, aveva però sostenuto di aver venduto quei prodotti così come li avrebbe acquistati da un fornitore straniero, ribadendo inoltre di non aver partecipato a gare ma di aver solo inviato dei preventivi.