Rifiuti, ecco la svolta sprint: Stir e discarica, ci pensa la Regione

A Palazzo Santa Lucia le competenze per sbloccare l'impasse nei due impianti

Rifiuti, ecco la svolta sprint: Stir e discarica, ci pensa la Regione
Rifiuti, ecco la svolta sprint: Stir e discarica, ci pensa la Regione
di Paolo Bocchino
Lunedì 22 Gennaio 2024, 08:34 - Ultimo agg. 12:39
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Stir di Casalduni e discarica di Sant'Arcangelo Trimonte, adesso ci pensa la Regione. Si possono sintetizzare così le 10 cartelle che formano il nuovo «Accordo istituzionale di programma» di prossima sottoscrizione tra la stessa Regione, la Provincia e l'Ente d'Ambito. Un testo chiamato ad aggiornare e rendere finalmente attuabili gli impegni assunti senza successo con la precedente intesa del 14 luglio 2022. Identica invece la finalità: sbloccare l'interminabile impasse che paralizza il ciclo impiantistico provinciale dal 2018. Resta la medesima anche la chiave per risolvere lo stallo: riattivare lo Stir di Casalduni liberandolo dai rifiuti bruciati, e mettere in sicurezza lo sversatoio santarcangiolese per riaprirlo.

La fondamentale novità prevista dal nuovo «Patto» è il passaggio delle competenze alla Regione. Saranno gli uffici della Struttura di missione a prendere in carico l'annosa questione, provvedendo direttamente all'affidamento dei servizi e al finanziamento integrale degli interventi. I primi due passi operativi per garantire la svolta saranno l'esecuzione dell'iter per l'affidamento dei lavori necessari alla riapertura e alla messa in esercizio della discarica di Sant'Arcangelo Trimonte, e la procedura di gara per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbancati presso lo Stir.

Poi si procederà alle azioni di medio e lungo periodo, ovvero la ripresa delle attività a Casalduni attraverso un corposo potenziamento del vecchio Stir.

Nel nuovo Accordo, la Regione si impegna a «indire una gara comunitaria per l'appalto della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di rifunzionalizzazione dello Stir e dell'impianto di trattamento della frazione organica con tecnologia anaerobica». Secondo la nuova intesa, i lavori saranno realizzati «in due stralci funzionali». Il primo avrà ad oggetto «la realizzazione della stazione di trasferenza e delle opere di rifunzionalizzazione dello Stir». Successivamente verrà consegnato il secondo stralcio relativo all'impianto di trattamento della frazione organica. Quanto a Sant'Arcangelo Trimonte, la Regione si obbliga a «realizzare gli interventi per la messa in esercizio e la messa in sicurezza dell'impianto di discarica».

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A Palazzo Santa Lucia andrà anche la cabina di regia del pacchetto di interventi. Il testo prossimo alla sottoscrizione assegna alla Regione «funzioni di coordinamento di tutte le attività rientranti nell'accordo». Confermati e rafforzati inoltre tutti gli impegni già assunti dall'ente regionale per il finanziamento delle opere sblocca-impasse. La lista della spesa comprende l'importo necessario per «la realizzazione delle opere di rifunzionalizzazione dello Stir e l'eventuale incremento prezzi risultante agli esiti della verifica della progettazione definitiva, gli interventi correlati al servizio di rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti bruciati abbancati presso lo Stir di Casalduni, la costruzione dell'impianto di trattamento della frazione organica a Casalduni, la realizzazione degli interventi per la messa in esercizio e la messa in sicurezza della discarica di Sant'Arcangelo Trimonte».

Per il trasferimento dei rifiuti combusti da Casalduni e per mettere in sicurezza la discarica di Sant'Arcangelo Trimonte ai fini della riapertura (260mila tonnellate la capienza residua) è già in cassa il finanziamento da 1,8 milioni stanziato con delibera di giunta regionale 362 del 7 luglio 2022. Somma che dovrà però più che raddoppiare raggiungendo i 4 milioni, a causa della sopraggiunta necessità di smaltire fuori provincia le 14mila tonnellate giacenti a Casalduni che si contava di sversare a costo zero a Sant'Arcangelo.

Bisognerà inoltre «riattivare» i 20,3 milioni di euro che la Regione ha deprogrammato dal Fondo sviluppo e coesione 2014/2020. L'opera sarà comunque inserita nel Programma Fesr 2021-2027, con ulteriore rafforzamento della provvista finanziaria fino ai 42,7 milioni previsti dal nuovo progetto per lo Stir. Il ruolo da assoluta protagonista assunto dalla Regione relega quasi a comparse quello degli altri attori della filiera. L'Accordo in via di sottoscrizione assegna alla Provincia, in tandem con Samte, servizi di assistenza, organizzazione della direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione degli interventi. L'Ato sannita dovrà invece inserire nel Piano d'Ambito in fase di elaborazione l'impianto di trattamento della frazione organica di Casalduni. Dovrà inoltre procedere all'individuazione del gestore e all'affidamento della discarica di Sant'Arcangelo Trimonte, per assicurare l'immediato avvio di esercizio. E se qualcuno degli attori istituzionali dovesse rispolverare le velleità conflittuali viste in passato «treranno applicazione i poteri sostitutivi». Ovvero il commissariamento, spauracchio ricorrente ma fin qui mai attuato.
 

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