«Bullismo e lite in classe», scatta l'ispezione a scuola

La media Pettinaro
La media Pettinaro
di Andrea Ferraro
Giovedì 16 Ottobre 2014, 23:46 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 08:48
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Benevento. «Il dirigente scolastico ha chiesto un’ispezione e io, d’accordo con lui, ho girato la richiesta all’Ufficio scolastico regionale, che ha la competenza per disporla. Adesso attendiamo l’arrivo dell’ispettore o degli ispettori da Napoli».



Il provveditore Angelo Marcucci ha già avviato l’iter per ottenere un’ispezione nella scuola media dell’istituto comprensivo Pettinaro di San Bartolomeo in Galdo. Scuola finita nell’occhio del ciclone per la storia della lite tra alunni finita in una sala operatoria del Cardarelli di Campobasso, dove a un tredicenne, le cui condizioni sono in fase di miglioramento, è stata asportata la milza.



L’ispezione punta, chiarisce il dirigente dell’Usp, a fare chiarezza su una vicenda, denunciata dalla madre del tredicenne, che ha travolto il mondo della scuola e sulla quale indagano i carabinieri, che, con il tatto che richiede l’età dei protagonisti, hanno già ascoltato alcuni alunni.



Cosa è accaduto lunedì scorso durante l’ora di ricreazione? Chi e perché ha colpito il tredicenne? Qual è stato il motivo che ha impedito all’insegnante di rendersi conto di quanto sarebbe accaduto in aula? Diversi gli interrogativi in attesa di risposte. Così come si tenterà di fare luce sulle dichiarazioni choc della madre del tredicenne, ancora ricoverato al «Cardarelli», che ha parlato di episodi di bullismo. «Mio figlio era costretto a portare anche panini per altri», ha detto a «Il Mattino» all’indomani dell’intervento chirurgico.



«Vogliamo verificare tutto - dice Marcucci - ma al momento non ci sono elementi che ci inducono a ritenere l’esistenza di fenomeni pregressi di bullismo. D’altronde, non sono stato mai informato di ciò. Le dichiarazioni della madre? Le ho lette ma mi domando perché non ne ha parlato prima con i docenti e il dirigente o perché non ha presentato un esposto. Eventuali fenomeni di bullismo vanno fermati, e per questo denunciati, subito. È il consiglio che mi sento di dare ai genitori. Questa storia mi sorprende anche perché è accaduta in un territorio, il Fortore, abbastanza tranquillo. Ma proprio per fare chiarezza su tutti gli aspetti abbiamo chiesto l’ispezione».



Ma cosa rischiano il docente in classe al momento dell’ora di ricreazione e l’alunno (o gli alunni) responsabili dell’aggressione? «Prima di fare certi discorsi va verificato se sussistano delle responsabilità di qualche alunno. E su questo aspetto possono aiutarci solo le indagini dei carabinieri, che stanno seguendo il loro corso, e l’ispezione. Solo successivamente si può pensare ai provvedimenti da adottare. Non dimentichiamo, tra l’altro, che si tratta di minorenni per cui la vicenda va affrontata con delicatezza». E l’insegnante? «Dalle informazioni che ho - continua il provveditore - ha riferito di non essersi accorto di nulla e che non gli risultava una lite in classe».



Marcucci, quando gli si chiede se dall’Ufficio scolastico provinciale partiranno circolari dirette a dirigenti e docenti affinché si vigili con scrupolosità su eventuali fenomeni di bullismo a scuola, ricorda «i progetti e l’attività di prevenzione svolta con prefettura e questura» e «che finora non sono emersi casi di bullismo negli istituti della provincia di Benevento, dove comunque l’attenzione deve restare elevata». Infine un messaggio al tredicenne e alla sua famiglia: «Gli sono vicino - conclude il provveditore - e se sarà possibile vorrei incontrare lui e i suoi genitori, come ha già fatto il dirigente scolastico».
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