Piantedosi a Casal di Principe, inaugurato il nuovo commissariato di polizia: «Qui lo Stato c'è»

Il ministro dell'Interno torna nell'ex feudo dei Casalesi: «Stiamo raccogliendo i frutti»

Matteo Piantedosi
Matteo Piantedosi
Marilu Mustodi Marilù Musto
Martedì 18 Aprile 2023, 17:12 - Ultimo agg. 19 Aprile, 09:33
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«Ricordo di questo progetto quando ero responsabile della gestione dei fondi europei e sono contento di essere qui oggi per vederne i frutti, qui lo Stato c'è». Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi che poco fa ha inaugurato la sede del commissariato di Casal di Principe in un bene confiscato alla camorra.

Il capo del Viminale ha scoperto la targa del commissariato che sarà guidato dal dirigente di polizia Gennaro Corrado. Per riconvertire l'immobile è stato impiegato oltre un milione di euro.

Il bene tolto a un boss della camorra è stato, infatti, ristrutturato e adeguato alla nuova destinazione anche grazie ai fondi del Programma operativo nazionale Legalità 2014-2020. Il presidio di polizia coprirà un'area che comprende i comuni di Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano d'Aversa, Villa Literno, Villa di Briano e San Marcellino.

Al taglio del nastro tricolore sorretto da figli degli agenti di polizia del commissariato di Casale e al disvelamento della targa, hanno partecipato, oltre al ministro Piantedosi, il capo della polizia, Lamberto Giannini, il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale e il vicario del questore di Caserta, Andrea Vincenzo Curtale.

«Oggi - ha detto Piantedosi - si realizza un presidio di Polizia, un presidio di legalità, un presidio dello Stato che vuole dare risposte. La società civile è la maggioranza rispetto ai fenomeni criminali che hanno per troppo tempo afflitto anche questi territori. I poliziotti sono i fautori della normalità e lavorano molto spesso sotto traccia. La normalità è l'obiettivo più grande che possiamo raggiungere». «Purtroppo non possiamo dire che su questo territorio la mafia sia arrivata alla fine ma le forze di polizia riescono a manifestare il loro importante ruolo con operazioni e risultati quotidianamente - ha aggiunto - La battaglia non è ancora vinta, il percorso è ancora da completare ma siamo a buon punto, l'importante è marcare la presenza».

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«Questo grande presidio di legalità è un risultato straordinario, è un altro dei passi che bisogna percorrere in tutta Italia con costanza e perseveranza», ha detto il capo della Polizia Lamberto Giannini. «Il percorso per arrivare a questo presidio è stato fatto avendo chiara una luce, il sacrificio di don Peppe Diana che non poteva essere dimenticato, la luce che ci indicava una strada, una strada che stiamo percorrendo - ha sottolineato - siamo arrivati a una stazione importante ma dobbiamo continuare a seguire la luce e andare avanti».

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