Castelvolturno. Villa degli orrori, le buste dei reperti manomesse. Indagine ferma, corpi senza sepoltura

Castelvolturno. Villa degli orrori, le buste dei reperti manomesse. Indagine ferma, corpi senza sepoltura
Domenica 28 Dicembre 2014, 23:09 - Ultimo agg. 29 Dicembre, 11:33
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CASTELVOLTURNO - Un nuovo colpo di scena sul caso delle due donne trovate morte sotto il pavimento della loro villetta di Castelvolturno a otto anni di distanza dalla loro scoparsa. Dopo la consegna, in Procura, della relazione del professor Francesco Introna, si scopre che le buste contenenti gli indumenti di Maria Belmonte e della madre Elisabetta Grande sarebbero state trovate aperte al momento del prelievo dei frammenti di stoffa. Le due donne erano scoparse nel 2004, ma vennero rinvenute dalla polizia solo nel 2012, morte.

A pagina cinque della relazione di Introna si legge: «Si da atto che le buste di carta ove i suddetti oggetti (reggiseno e altro) erano stati posti dal Ctu risultano aperte con porzione adesiva stratificata da sabbia.

Il Ctu asserisce al riguardo che al momento della consegna le buste da lui poste erano state chiuse utilizzando la linguetta adesiva». Le buste erano chiuse in una scatola e consegnate alla polizia.

Intanto, è ancora aperta l'indagine sul ritrovamento delle poverine. Stando al pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Silvio Marco Guarriello, madre e figlia sarebbero state uccise e deposte nella camera d'aria sotto la villa di Castelvolturno.

L'indagato principale è Domenico Belmonte, l'ex medico del carcere di Poggioreale accusato di omicidio, padre e marito delle poverine. Intanto, i corpi delle due vittime sono ancora in mano all'autorità giudiziaria dopo due anni.

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