Rapporti con imprenditori e politici collusi, il Csm sospende il magistrato Donato Ceglie

Donato Ceglie
Donato Ceglie
di Mary Liguori
Venerdì 4 Marzo 2016, 19:00 - Ultimo agg. 20:00
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Si è concluso con la sospensione dalla funzione e dallo stipendio il procedimento disciplinare del Csm a carico di Donato Ceglie, ex pm del pool di Santa Maria Capua Vetere che si è occupato della Terra dei Fuochi.
E' accusato di avere avuto rapporti di dubbia natura con imprenditori indagati per mafia e politici collusi.
Ceglie era in servizio a Bari in Corte d'Appello.

Il Consiglio superiore della magistratura lo ha sospeso in attuazione di un provvedimento disciplinare adottato sulla base di quanto emerso dagli atti depositati nei mesi scorsi dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm Barbara Sargenti.

Con Ceglie risultano indagati, nello stesso procedimento, anche Sergio Orsi, imprenditore ritenuto affiliato ai Casalesi, l'ex assessore regionale della Campania, Vito Amendolara (ex leader della Coldiretti), Vincenzo Gesmundo, Raffaele Russo e Giovanni Cristiano.

Contro Ceglie ci sono, tra le altre cose, una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, registrate dalle cimici dei carabinieri del comando provinciale di Caserta, diretti dal colonnello Giancarlo Scafuri.
Un quadro a tinte fosche quello tratteggiato dalla procura nei confronti del magistrato. Oltre alle frequentazioni perlomeno «strane» in Terra di Lavoro, agli atti ci sono contatti fra Ceglie e l'imprenditore pugliese Roberto Quaranta, arrestato nel 2011 per associazione per delinquere finalizzata all'illecito traffico di rifiuti con la Cina.  
 
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