Romina Del Gaudio non è solo il nome di una ragazza di 19 anni uccisa da un killer ancora sconosciuto, Romina del Gaudio rappresenta anche un cold case aperto e chiuso per 18 anni senza una svolta. La verità sulla tragica fine di Romina (promoter della Wind) scomparsa il 4 giugno del 2004 da Aversa - uccisa con due colpi di pistola dopo essere stata accoltellata - non è mai stata trovata. Con l'avvicinarsi del 25 Novembre (giornata dedicata al ricordo di tutte le donne vittime di violenza) la storia della povera Romina piomba come un macigno a ricordare a tutti che esistono assassini ancora liberi di circolare.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha in mano il fascicolo sul giallo e sta cercando di trovare una prova, un indizio, un collegamento.
L'ultimo domicilio di Gennaro Del Gaudio è stato in Germania, ma dopo la morte della figlia, di lui non si è saputo più nulla. La madre di Romina dichiarò che il suo ex aveva testimoniato in un processo per truffa e che forse la scomparsa della figlia era un modo per fargliela pagare. Erano tre i nomi iscritti sul registro del pm ed erano tre le altrettante piste investigative ritenute calde. Una lettera anonima fu recapitata a giornalisti e investigatori all'epoca dei fatti. Nella missiva si riferiva che Romina il giorno della scomparsa era stata importunata da due uomini, padre e figlio. Nella lettera, prima non tenuta in considerazione dagli investigatori, c'era il numero di targa dell'auto dei due e quella macchina che è risultata intestata a un uomo coinvolto in passato nell'omicidio di Santulli, di fatto scagionato dalla magistratura già negli anno 90. Ora, tutte le piste sono state percorse e non si è giunti ad alcuna conclusione, ma si continua sperare che la morte di Romina possa avere giustizia.
ma.mu.