Lavoratori Sarni, tensioni all'area di servizio di San Nicola la Strada

Lavoratori Sarni, tensioni all'area di servizio di San Nicola la Strada
di Enzo Mulieri
Giovedì 22 Giugno 2017, 02:06 - Ultimo agg. 08:17
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Sembra non trovare alcuno sbocco la vertenza dei lavoratori Sarni , operanti presso la struttura di servizio di S.Nicola la strada, dopo l’avvio da parte dell’azienda della procedura di mobilità per 6 unità su 33 che costituiscono la pianta organica. Anche ieri hanno effettuato un presidio dinanzi all’area di servizio Est non essendo andati a buon fine tutti i tentativi messi in atto dai sindacati per trovare una soluzione meno traumatica possibile, nella necessità di bloccare un provvedimento che fa il paio con quanto già messo in atto dalla stessa azienda nel febbraio del 2016. La vicenda è partita dal 3° maggio scorso quando sono scattate le lettere di licenziamento motivate da difficoltà di natura economica e gestionale non meglio precisate e sulla cui consistenza erano state avanzate invano specifiche richieste di chiarimento sia da parte della Filcams Cgil che della Fisascat Cisl.
Alla fine i rapporti tra le parti si sono inaspriti a tal punto che non è andata a buon fine neanche il confronto presso le sedi istituzionali . In aggiunta sarebbe stata respinta dal gruppo Sarni pure l’ultima chance alternativa individuata dalle due organizzazioni , con l’opportunità di trasferire i 6 dipendenti in esubero presso la dirimpettaia area di servizio Ovest, sempre di S.Nicola. Anche in questo caso il braccio di ferro è continuato ed è proseguito lo stato di contrapposizione che non consente ripensamenti nè’ dall’una né dall’altra parte. La Filcams ,in particolare, giudica negativamente, anche sotto il profilo comportamentale, l’atteggiamento della proprietà. "Proseguiremo la lotta ad oltranza - ha ribadito Vincenzo Bellopede neo responsabile della categoria - perchè non si può procedere in questo modo in un territorio complesso e dove sono ancora gravi le preoccupazioni che riguardano anche Cedi Sisa di Gricignano,alle prese con una difficile transizione, per l’ormai inevitabile passaggio di cantiere". La Fisascat , dal canto suo, non dispera di trovare un’exit strategy: "Stiamo trattando anche in queste ore con l’azienda- riferiscono dalla segreteria provinciale--l’obiettivo è di arrivare ad un tavolo istituzionale più importante per approfondire tutte le problematiche sul tappeto. La parola d’ordine è la revoca dei licenziamenti".
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