Maddaloni, tentato furto in gioielleria: scatta l’antifurto, fuga senza bottino

Banda delle serrande in azione in via Napoli

Il raid
Il raid
di Giuseppe Miretto
Martedì 30 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 09:24
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Colpi messi a segno con la tecnica dello sfondamento rapido, torna in azione la “banda delle serrande”. Verso le 3 di notte di lunedì (come registrato dalle videocamere), i soliti ignoti, incappucciati hanno tentato ancora di fare razzia nella gioielleria Tagliafierro di via Napoli. Rimossa parzialmente la saracinesca esterna, bucata la prima porta di ingresso, il foro è stato chirurgicamente aperto a poco più di un metro di altezza. Ormai lo scasso dei serramenti blindati, mirato a creare un varco senza sfondamento rumoroso per non fare scattare l’allarme, è diventata una tecnica collaudatissima, praticata soprattutto in via Napoli, l’unica area commerciale cittadina in espansione ma anche quella con più vie di fuga.

La banda di almeno tre persone ha aperto la solita breccia all’ingresso.

Ma anche questa volta, come in precedenza, è stata prima fermata e poi messa in fuga dal sistema di allarme e dalla videosorveglianza attiva che hanno impedito l’ingresso nel negozio. I tre incappucciati hanno causato solo danni all’ingresso lasciando invece una minuziosa documentazione videofilmata dell’assalto fallito a disposizione degli inquirenti. Indaga la Polizia sia sui danni e sia sugli autori in fuga.

Tanto è bastato per far crescere l’inquietudine. La gioielleria è già stata colpita più volte. E anche, nei tentativi precedenti, il sistema di allarme ha sventato il colpo. Quello che sconcerta è il ripetersi di un copione già visto molte volte: nel 2018, un analogo colpo fu tentato con la medesima tecnica, sempre sfruttando il week-end lungo del Primo Maggio. In altri furti del tutto identici, nonostante l’allarme, i ladri hanno tentato senza successo di portare via la refurtiva (tabacchi e gratta&vinci) come presso il Lounge bar Osuarg.

Analogo colpo fu portato a segno al bar-tabaccheria Viviani dove furono portati via tabacchi per un ammontare di circa duemila euro, gli spiccioli rimasti in cassa nelle cassa (500 euro). Con la stessa tecnica, sono andati a vuoto i colpi alla Parafarmacia del Sole (sempre in via Viviani) e alla rivendita di cellulari in via Sergente Del Monaco. Non sarà la stessa banda, ma in quattro manomettendo sempre l’ingresso, sono riusciti a svaligiare la Tabaccheria di via Roma quando, con precisione chirurgica, riuscirono a manomettere il “selettore di ingresso a chiave”, a sua volta protetto da un vano antintrusione blindato e protetto da doppia chiave. Un colpo da diecimila euro.

Ma la lista dei raid è molto più lunga. «Come al solito - ammette sconsolato Peppe Riccio, leader storico delle associazioni dei commercianti locali e già membro della commissione provinciale antiusura - preoccupa quello che non fa notizia ovvero gli innumerevoli tentativi di manomissione e apertura di porte di ferro. Sono eventi che passano sotto silenzio ma danno la misura della costante pressione sugli esercenti». «Rispetto al passato recente - dice il maggiore Domenico Renga, comandante della Polizia Municipale - c’è un fenomeno nuovo: oltre ai soldi, si punta alla razzia di ogni genere commerciale di valore. Ora, con il nuovo sistema di videosorveglianza di ultima generazione, capace di vedere al buio e leggere la targhe c'è un salto di qualità nell’azione di contrasto e vigilanza integrale del territorio».

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