Centrosinistra, Villano vince la sfida delle primarie ad Aversa

marco villano, vincitore delle primarie ad aversa
marco villano, vincitore delle primarie ad aversa
di Nicola Rosselli
Lunedì 7 Marzo 2016, 00:52
3 Minuti di Lettura
CASERTA - Marco Villano 62%, Luigi Menditto 38%. A spoglio quasi ultimato il popolo del centrosinistra sembra avere scelto senza esitazioni quello che sarà il candidato a sindaco della coalizione che da oramai quattordici anni, con tre elezioni amministrative svoltesi, non riesce a raggiungere la maggioranza necessaria per amministrare la città normanna. Villano, 31 anni, consigliere comunale uscente del Partito Democratico, ingegnere, ha praticamente quasi doppiato il suo avversario, Menditto, ex consigliere comunale e provinciale dell’Udc, supportato da una serie di liste civiche di centro oltre che dal partito di Casini e Cesa. Quello che dovrebbe essere l’esito finale è stato chiaro sin dal primo momento con l’esponente del Partito Democratico che ha proceduto praticamente raccogliendo il doppio, almeno inizialmente, delle preferenze raccolte dal rappresentante della Federazione di Centro.

Uno spoglio andato avanti con lentezza perché si è deciso di andare avanti verificando un’urna per volta e non contemporaneamente nonostante vi fossero da vagliare ben 4400 schede. Il lavoro degli addetti agli otto seggi allestiti nell’ex mattatoio di via Lennie Tristano è stato incessante dall’apertura sino alla chiusura che si è prolungata anche oltre il previsto. Il flusso del popolo del centrosinistra, tra cui 96 tra minorenni ed extracomunitari residenti e precedentemente iscritti in una apposita lista per evitare brogli, è stato praticamente ininterrotto salvo gli orari topici del pranzo, per poi riprendere immediatamente nel primo pomeriggio, sino al termine delle operazioni. Quasi sempre presenti i due contendenti che hanno continuato nel loro comportamento politicamente corretto già tenuto nel corso della campagna elettorale e che hanno votato entrambi intorno all’ora di pranzo facendosi immortalare dai fotografi. A vegliare sulla consultazione, tra gli altri, oltre ai componenti della locale commissione di garanzia, il commissario provinciale del Pd Franco Mirabelli, che aveva preannunziato la propria presenza nella città normanna in occasione delle primarie di coalizione, accolto dal senatore aversano Lucio Romano che ha partecipato attivamente alla campagna elettorale di Marco Villano con la propria presenza sia in occasione della venuta in città del sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore che degli assessori regionali del Partito Democratico tra cui il vice presidente del consiglio regionale Fulvio Bonavitacola, Amedeo Lepore e Sonia Palmeri.

Così come la campagna elettorale, tutto tranquillo anche durante le operazioni di voto e di spoglio, anche se ha sempre aleggiato la possibilità che il centrodestra, così come già avvenuto in passato, fosse colto dalla voglia di scegliersi l’avversario per le elezioni vere. Insomma, l’unico botto rimane quello iniziale quando la commissione di garanzia ha estromesso dalla competizione Guido Rossi, già assessore alle finanze della giunta guidata dal compianto sindaco Giuseppe Sagliocco. Una candidatura questa di Rossi sponsorizzata pubblicamente dall’europarlamentare del Pd Nicola Caputo e dal consigliere regionale dello stesso partito Gennaro Oliviero con primo firmatario delle oltre 700 firme raccolte a sostegno della candidatura Giuseppe Stabile, presidente uscente del consiglio comunale, vero globe-trotter della politica aversana con i suoi cambiamenti repentini di fronte di appartenenza. Molti pensavano che Rossi si sarebbe presentato ai seggi per votare, ma non si è visto e interpellato in merito ha affermato: «Se mi ero candidato era perché non riconoscevo nessuno dei due contendenti quale candidato in grado di governare Aversa né tanto meno di ampliare la coalizione. Come avrei potuto votare?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA