Lusciano: raid in casa del leader di Iv, legato, picchiato e rapinato. Caccia alla gang di rapinatori

Si cercano uomini dell'Est europeo

A sinistra la vittima della rapina, Luciano Dell'Aversano Orabona e a destra il sindaco di Lusciano Giuseppe Mariniello
A sinistra la vittima della rapina, Luciano Dell'Aversano Orabona e a destra il sindaco di Lusciano Giuseppe Mariniello
di Nicola Rosselli
Venerdì 18 Agosto 2023, 06:39
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Gli hanno infilato la canna della pistola in bocca, dopo essere stato percosso più volte sulla testa con il calcio dell'arma e preso a calci e pugni, legato ad un termosifone. Notte da incubo per Luciano Dell'Aversano Orabona, 54enne di Lusciano, noto in paese per essere il responsabile cittadino di Italia viva e amministratore del gruppo Facebook "Lusciano online", assalito in casa da una banda di rapinatori, presumibilmente provenienti da qualche Paese dell'Europa dell'Est. «Ora - ha raccontato nella mattinata di ieri la vittima, che svolge l'attività di infermiere presso la casa circondariale di Secondigliano di Napoli - sono ricoverato in osservazione presso l'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa. I sanitari vogliono essere certi che i colpi ricevuti in testa non abbiano provocato conseguenze». Nel mirino l'abitazione ubicata nella piazza principale del paese, piazza Vittoria. È, poi, la stessa vittima a raccontare quanto avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì: «Erano all'incirca le tre quando sono stato svegliato da rumori sospetti. Erano quattro uomini con i volti coperti da passamontagna e con le pistole spianate. Mi hanno legato ad un termosifone ed ha avuto inizio l'incubo».

Dell'Aversano Orabona ha continuato dicendo che, poiché non collaborava, lo hanno preso a calci e a schiaffi, infierendo con il calcio della pistola sulla testa, sino a mettergli la canna dell'arma in bocca con forza, tanto da scheggiargli un dente. Alla fine hanno portato via danaro e preziosi per poco meno di diecimila euro. Ma i quattro non si sono accontentati. Uno è rimasto lì a sorvegliare la vittima, mentre gli altri tre si sono diretti nell'abitazione della madre dell'uomo, ubicata nello stesso cortile, e in un'altra abitazione confinante, entrambe non abitate in quel momento, da dove avrebbero portato via altro bottino, ancora da quantificare. Subito dopo sono andati via, probabilmente uscendo dal portone principale che potrebbero aver utilizzato anche per entrare. Luciano Dell'Aversano Orabona ha iniziato a gridare e i vicini si sono svegliati allertando la polizia del commissariato di Aversa. «Gli agenti - racconta ancora la vittima - sono stati rapidissimi.

Dopo pochi minuti erano sul posto ed hanno avviato tutti i rilievi del caso. Quello che voglio dire, però, è che è assurdo che possano succedere queste cose. Non siamo sicuri nemmeno a casa nostra. Ho temuto che potesse accadere qualcosa di irreparabile».

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Un episodio, questo, che richiama alla mente quanto avvenuto a Caserta nello scorso mese di aprile, quando i soliti ignoti presero di mira l'abitazione del noto penalista casertano Vittorio Giacinto. Anche allora violenza gratuita e tanta ferocia. I rapinatori continuarono a picchiare il professionista nonostante stesse consegnando loro i soldi che cercavano. «È un episodio da condannare - ha dichiarato il sindaco di Lusciano Giuseppe Mariniello - . Come comunità ci sentiamo mortificati. Appena ho saputo quanto accaduto ho avuto un incontro con le forze dell'ordine». «La realtà - ha continuato - la conosciamo: le forze dell'ordine hanno organici ridotti all'osso tanto che non riescono a fare più di quanto già fanno. In questi giorni contatterò i colleghi degli altri Comuni dell'Agro aversano per dare vita ad azioni comuni per far sentire ancora una volta al governo nazionale, come già avevamo fatto nei mesi scorsi, la nostra voce unitaria. Il fenomeno delle rapine nelle abitazioni non è solo di Lusciano, dove negli ultimi tempi se ne sono verificate parecchie, ma anche di altri centri e non si può continuare ad andare avanti senza che si lanci l'allarme». Sulla stessa scia anche i sindaci di Aversa, Alfonso Golia, e di Carinaro, Nicola Affinito. Il primo ha ricordato le richieste di maggiore presenza di agenti sul territorio avanzate unitariamente e di persona al ministro degli interni Matteo Piantedosi qualche mese fa. Il secondo ha evidenziato la nota inviata al prefetto di Caserta dopo che a Carinaro, nella scorsa primavera, si erano verificati diversi furti e rapine in numerose abitazioni del piccolo centro alle porte di Aversa. Tutte richieste finora rimaste inascoltate, mentre l'escalation della criminalità non accenna a diminuire. 

 

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