Riardo, l'ambasciatore israeliano alla Fiera del Mobile

La visita di Schutz

L'ambasciatore e Perrella
L'ambasciatore e Perrella
di Antonio Borrelli
Domenica 14 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 07:17
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Un ambasciatore a Riardo. Sembra il titolo di una pellicola italiana nel boom economico e invece è solo l’ultima “conquista” di Ciro Perrella (a sinistra nella foto), numero uno della Fiera del Mobile, eccellenza dell’arredamento nel mondo. Raphael Schutz, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, ha fatto visita al maxi-stabilimento da 25mila metri quadri nel cuore dell’Alto Casertano. «Da quasi un decennio abbiamo rapporti commerciali con Israele - spiega Perrella - Un legame stretto sin dall’esperienza di Expo 2015 a Milano. Da allora sono venuti molti ambasciatori. Raphael Schutz sta per trasferirsi a Tel Aviv e ha deciso di acquistare gli arredamenti da noi».

Non solo Israele, però. Il business della storica Fiera del Mobile con l’estero è molto fitto e duraturo: «Solo negli ultimi anni siamo andati a consegnare mobili in Romania per decine di appartamenti, in Turchia, in Moldavia e negli Usa.

Abbiamo portato i nostri prodotti anche a Mosca». E Schutz è solo l’ultima personalità di rilievo ad aver messo piede a Riardo. «Gli ultimi ad aver acquistato da noi sono stati il calciatore del Napoli Giovanni Simeone e Totti e Noemi per la loro nuova casa. Ma tra i nostri clienti ci sono tanti calciatori: Politano, Gattuso, Materazzi».

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Un marchio diventato eccellenza nel mondo nel corso di 50 anni di storia, partito dal Casertano per proiettarsi a ogni latitudine. La Fiera del Mobile nasce da un’intuizione di Raffaele Perrella, padre di Ciro, negli anni ’70. Il primo store si chiamava “Mobili Perrella” e venne aperto a Pietramelara, poi si decise di cambiare sede, sempre nell’Alto Casertano: Vairano, Teano e infine Riardo. Da quando si è stabilizzata nel paese della Ferrarelle negli anni ’90, la Fiera del Mobile è diventata una delle aziende più innovative d’Italia, di stampo tradizionale ma proiettata al futuro. E il futuro, pur pieno di incognite, non spaventa i fratelli Perrella, che vogliono stare ancora al passo coi tempi sul mercato e scegliere i giusti partner, adottando strategie diverse ed efficaci riadattandosi alle crisi. Un brand che porta alto il nome di Caserta nel mondo.

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