Solo una persona su tre ha acquistato un immobile per investimento. Il 70 per cento delle compravendite relative alla provincia di Caserta nel 2023 ha riguardato infatti l’abitazione principale. Lo rivela l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa in un’analisi congiunta che comprende anche Avellino, Napoli e Salerno; e che mostra come invece gli investimenti compongano il 41,2 per cento delle operazioni nel capoluogo regionale e appena il 18,8 per cento nel salernitano. A guardare invece il motivo della vendita in Terra di Lavoro, solo il 16,7 per cento delle persone lo ha fatto per migliorare la qualità abitativa e il 22,2 per cento per trasferirsi: oltre il 60 per cento ha venduto l’immobile per reperire liquidità. Da questi dati viene fuori una sorta di identikit, così è possibile notare che la maggior parte (45,9%) di chi ha effettuato l’acquisto ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni. Subito dopo viene la fascia 45-54 anni (21,6%) e quindi quella che va dai 55 ai 64 (16,2%). Molto meno (8,1%) sono gli under 34 e, altrettanti, gli over 65. E, in generale, nel 67,6 per cento dei casi si tratta di famiglie. La preferenza per le tipologie è chiaramente su trilo (33,3%) e quadrilocali (34,7%) che, insieme, ha composto la quasi totalità delle operazioni: il 13,9 per cento ha acquistato soluzioni indipendenti o semindipendenti; l’8,3% ha scelto i bilo e un altro 8,3 gli appartamenti da cinque locali in su. Appena l’1,5 i monolocali, che in regione sono richiesti in maniera più significativa solo nel napoletano.
Per l’Osservatorio Omi dell’Agenzia delle Entrate, nel secondo semestre del 2023 il prezzo medio più alto (2.400 euro al metro quadro) è stato nel centro di Caserta e a Ercole, seguito da quello (2.250) di Sala-Briano e via Tescione.
A confermare che i prezzi delle compravendite sono rimasti pressoché invariati è anche l’agente immobiliare Salvatore Petrella, che parla di «canoni di locazione leggermente in rialzo e di una richiesta di appartamenti in affitto a Caserta che non trova risposta soddisfacente nel mercato. Bene invece le compravendite in questo primo trimestre dell’anno, anche grazie alle condizioni più favorevoli per i tassi di interesse». «Molte sono le persone che trasformano in B&b la seconda casa o una parte della prima», aggiunge l’agente immobiliare Paola Monaco. Oggi vengono utilizzati sempre di più da chi viene da fuori per lavoro, ed è anche per questo che molti residence sono stati trasformati in B&b. Ma, se questo vale per il capoluogo, in periferia i residence sono rimasti tali. È cambiata però l’utenza: sono sempre di più le coppie che li scelgono per la prima convivenza». Ancora complessa è la situazione per i locali commerciali a Caserta. «Le compravendite sono quasi ferme e i potenziali acquirenti cercano soprattutto la cosiddetta “occasione”», spiega l’agente immobiliare Paolo Di Traio. «Gli affitti sono stati invece rivitalizzati un po’ dalla crescita del settore food - conclude - che porta tante persone per le strade. Mi riferisco al centro della città, soprattutto più a ridosso della Reggia, ma anche in questo caso i proprietari hanno spesso il timore di affittuari insolventi e chiedono molte garanzie, che non tutti riescono a soddisfare».