Caserta, ex Macrico, apertura a rischio: «Garantire sicurezza nei viali»

Necessari altri sfalci, potature e bonifica per l’ok alla “Giornata della gioventù”

I lavori
I lavori
di Nadia Verdile
Sabato 13 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 14:05
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Countdown per il primo giugno, per l’ex Macrico sono a lavoro i tecnici della Fondazione Casa Fratelli tutti per redigere il progetto da consegnare in prefettura. Necessario per avere l’autorizzazione ad aprire il settore A del Campo Laudato si’ Caserta, il progetto deve tenere conto degli input che sono stati dati, nei giorni scorsi, durante una visita ai luoghi, dai membri della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Una serie di prescrizioni che mettono a rischio la riapertura se non dovessero essere osservate.

L’obiettivo del vescovo Pietro Lagnese è il primo giugno. Nel giorno di San Giuseppe, annunciò che in questa data ci sarebbe stato, proprio nell’ex Macrico, la “Giornata regionale della gioventù”. «A me sta a cuore questo appuntamento del primo giugno – disse il presule – al quale prenderanno parte oltre ottocento giovani delle diocesi di tutta la Campania e anche molti vescovi, ma ancora più a cuore mi sta quello che verrà dopo. Celebreremo qui, in questo Campo, la “Giornata regionale della gioventù” ma dal giorno dopo questi spazi, quelli che saranno messi in sicurezza e che riceveranno tutte le autorizzazioni, dovranno essere a disposizione della comunità tutta».

Gli spazi che la città potrà fruire sono molto ampi e necessitano di una moltitudine di garanzie per le quali la Fondazione sta lavorando.

Tra le prescrizioni date ci sono altri sfalci ancora da effettuare, altre potature (per gli altri settori necessari anche alcuni abbattimenti) che potrebbero essere necessarie ma che ormai non possono essere più fatte perché la legge le impone entro il 30 marzo. Da eliminare anche alcune fonti di potenziale pericolo presenti nel verde. Tutte operazioni che richiedono anche un costo economico e che riaccendono i riflettori sul nodo finanziamenti necessari per trasformare l’ex Macrico in un parco pubblico aperto alla città.

Va ricordato che già tanto era stato fatto tra febbraio e marzo, con mezzi specializzati, per cimare gli alberi dall’alto fusto, tagliare rami, eliminare quanto di morto e malato c’era ma molte altre indicazioni sono state date, durante il sopralluogo, ed è proprio su queste che si sta lavorando per consentite la riapertura. Appena il progetto sarà redatto, verrà consegnato al prefetto Giuseppe Castaldo. A quel punto sarà convocata la Commissione che lo valuterà prima di dare le sue autorizzazioni o riserve. Resta un mese e mezzo e si lavora alacremente. «Con in festival – spiegò Lagnese – abbiamo dato prova di efficienza, tutto è riuscito bene e tantissime persone sono state con noi, hanno passeggiato, hanno goduto di questo spicchio di Creato. Il sogno che abbiamo per la città è che possa abitare questo luogo. Stiamo facendo e continueremo a fare tutti i lavori che erano, sono e saranno indispensabili».

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Intanto, ieri, sul sito del Campo Laudato si’, è stato reso pubblico il dossier conclusivo del percorso di consultazione pubblica sul Masterplan di rigenerazione dell’area ex Macrico. Alla fine dello scorso anno un questionario da compilare era stato predisposto dalla Fondazione per conoscere le opinioni e i suggerimenti della cittadinanza. In 310 lo hanno compilato on line, «offrendo – dicono dalla Fondazione - un’opportunità di confronto per raccogliere e sistematizzare osservazioni e suggerimenti al fine di verificare l’indice di gradimento del progetto e giungere a un Masterplan condiviso e partecipato».

Il questionario era composto da 24 domande di cui 10 di carattere generale e 14 specifiche sui contenuti tecnici e metodologici del Masterplan. Il 40% donne e 60% uomini quelli che hanno risposto. Il 92% come cittadino privato, la rimanente parte associazioni, comitati e Ordini professionali. Più della metà di chi ha compilato il questionario non è mai stata nell’ex Macrico ma il 64% ritiene che la strategia del verde sia molto importante così come la sostenibilità ambientale. Più di 8 su 10 trovano che l’adesione all’ecologia integrale promossa dalla Laudato si’ sia giusta per la riqualificazione dell’area ex Macrico, perché moderna, sostenibile e rispondente alle criticità sociali della città e del territorio. Più di 7 cittadini su 10 considerano corretta l’iniziativa della Chiesa di Caserta di presentare un Masterplan anche se sotto il profilo urbanistico l’area non ha ancora avuto una sua classificazione definitiva. Il 91% si è detto d’accordo sulla scelta progettuale di eliminare quanto più possibile il cemento presente sulle superfici rendendo il suolo permeabile. Più dell’80% condivide la scelta progettuale di inserire l’elemento acqua nel futuro Campo Laudato si’.

Il 72% ritiene che il progetto di parco urbano verde con funzioni sociali e culturali sia una proposta contemporanea e di valore. Aree giochi per bambini con giochi inclusivi per i diversamente abili, impianti all’aperto per concerti e spettacoli, attrezzature sportive per giovani e anziani a libero utilizzo, spazi coperti per eventi culturali e mostre e aree naturali con valenza di corridoio ecologico i servizi auspicati maggiormente.

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