Rubati i rubinetti dalle fontanelle, si allaga padiglione del cimitero di Maddaloni

Ogni singolo rubinetto costa la massimo 2,50 euro

Il cimitero
Il cimitero
di Giuseppe Miretto
Venerdì 6 Ottobre 2023, 16:04 - Ultimo agg. 18:19
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Razzia i rubinetti dalle fontane del cimitero: ne sono stati rubati venti, con conseguente perdita d’acqua e allagamenti. È accaduto al cimitero. Cose mai vite prima. Per tradizione, nel mirino finivano statue, croci, portafiori, iscrizioni, targhe in bronzo e in ottone, ma questa volta sono stati asportati tutti i rubinetti. Volevano essere dei ladri, seriali ma hanno agito da vandali. L’ultimo furto ha causato un grossa perdita d’acqua con conseguente allagamento del terzo piano del padiglione 18. Spazi allagati e inagibili. Ieri, le squadre dell’ufficio acquedotto sono intervenute in forza per il ripristino e la chiusura della falla. 
Non è bastata nemmeno l’azione preventiva, messa in campo dal direttore Andrea Nuzzo, che si è dotato una confezione di rubinetti sostitutivi per tappare gli asporti e le falle. Tutto inutile. Per la cronaca, ogni singolo rubinetto costa la massimo 2,50 euro. I danni procurati invece sono ingenti insieme ai disagi per i visitatori. Chiari i segni del danneggiamento volontario. L’episodio, che ha suscitato indignazione, è stato anche l’occasione per una ispezione, guidata dal sindaco con i funzionari dell’ufficio tecnico, per verificare e controllare gli interventi di ripristino dell’acquedotto interno, malandato in più punti, e della mancanza di decoro si alcune aree verdi perimetrali. 
«È intenzione dell’amministrazione –spiega il sindaco Andrea De Filippo - procedere con propri fondi, come è accaduto fino ad oggi, alla manutenzione ordinaria e anche straordinaria della aree più degradate. In attesa del progetto di finanza e dell’affidamento ad un gestore unico del cimitero, che si occuperà anche del restauro del patrimonio edilizio funerario storico e di quello di nuova realizzazione, investiremo altri 30 mila euro per la riqualificazione. Lo facciamo subito sfruttando la clemenza delle condizioni meteorologiche e molto prima dell’appuntamento del 2 novembre». 
C’è comunque un’emergenza cimitero. In lavori urgenti indifferibili, fino ad ora, sono stati investiti oltre 400 mila euro per la coibentazione del capellone pluripiano (interessato da continui allagamenti), la messa in sicurezza del colombaio comunale (minacciato dalle infiltrazioni d’acqua), della Cappella del Corpus Domini (devastata dagli apparati radicali di alberi). Chiusa, in parte, ai visitatori l’area costruita alla fine dell’800, che rischia il crollo totale. L’Ufficio tecnico ha ritenuto prioritario l’ intervento di consolidamento nelle aree ad alta frequentazione rispetto alle zone storiche.

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