Mezzogiorno sempre ultimo in Europa
ma si vive di più anche se male

Mezzogiorno sempre ultimo in Europa ma si vive di più anche se male
Venerdì 20 Maggio 2016, 10:41 - Ultimo agg. 21 Maggio, 09:22
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Un Sud sempre meno competitivo rispetto all’Europa, con forti deficit soprattutto nella preparazione tecnologica (37,3 punti rispetto a 50), mercato del lavoro (37,7 contro 50) e qualità delle istituzioni (36,6 contro 51,4), ma che svetta per benessere fisico della popolazione (54,3 punti rispetto alla media europea di 49,4). A livello regionale nel settore dell’intermediazione finanziaria e delle consulenze specialistiche Calabria, Sardegna, Molise e Campania registrano performances superiori alla media europea.
È quanto emerge dallo studio “Divari di competitività tra regioni duramte la sovereign debt crisis: il Mezzogiorno tra resistenza e resa” dei professori M. Aria, G. Lucio Gaeta e U.Marani, pubblicato sulla Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della SVIMEZ edito da Il Mulino e diretto da Riccardo Padovani.

Lo studio prende in esame gli andamenti della competitività  di 255 aree territoriali appartenenti a 27 paesi europei diversi con attenzione a quelli delle regioni meridionali per gli anni 2010-2013, in base a elaborazioni sugli ultimi dati EUROSTAT disponibili.
L’analisi è stata condotta attraverso un indicatore sintetico composto da 9 sottoindicatori: presenza di infrastrutture di trasporto; benessere fisico della popolazione; accesso al sistema di istruzione superiore e formazione continua; funzionamento del mercato del lavoro; dimensione del mercato interno; preparazione tecnologica; business sophistication (intermediazione finanziaria e consulenze specialistiche); potenziale di innovazione.
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