Più di 40 milioni per il Mezzogiorno
con il Piano Export Sud 2

Più di 40 milioni per il Mezzogiorno con il Piano Export Sud 2
di Rossella Grasso
Sabato 28 Ottobre 2017, 13:51
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Il recente rapporto Export Unchained 2017 sottolinea numeri chiari: l’export italiano tra tre anni sfiorerà i 490 miliardi. I mercati su cui puntare? Arabia Saudita, Brasile, Cina, Emirati Arabi, India, Indonesia, Kenya, Messico, Perù, Qatar, Repubblica Ceca, Ungheria, Russia, Stati Uniti, Sudafrica e Vietnam. Al Sud si punta all’internazionalizzazione con il nuovo piano Export Sud II, il programma di promozione e formazione destinato alle realtà produttive e imprenditoriali delle regioni del Mezzogiorno, finanziato con fondi UE attuato dall’ICE, l’ Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Gli obiettivi del Piano sono trasformare aziende potenzialmente esportatrici in esportatori abituali e incrementare la quota di esportazione, sul totale nazionale, ascrivibile alle regioni del Mezzogiorno nei settori di intervento. I soggetti destinatari sono: piccole e medie imprese, startup, consorzi iscritti nel registro delle imprese della CCIAA, reti di impresa, parchi tecnologici, centri universitari e incubatori.

Il piano ha una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro: 43.400.000 destinati alle regioni meno sviluppate, quali Campania, Puglia Basilicata, Calabria e Sicilia, e 6.600.000 per le regioni in transizione, Abruzzo, Molise e Sardegna. I settori di intervento sono molteplici. Si passa dall’alta tecnologia alla moda, dall’arredo al manifacturing, dall’ energia alla mobilità fino all’ agro – alimentare. I mercati target dell’iniziativa, selezionati sulla base dei flussi di esportazione, sono i paesi dell’UE, paesi extra UE, Russia e Balcani, e Cina, Giappone, Stati Uniti e Canada.

Il Piano Export Sud II prevede due principali filoni di attività: Interventi formativi e di coaching e azioni promozionali.
La formazione sarà prevalentemente a carattere verticale e regionale, da realizzarsi in Italia, attraverso moduli formativi differenziati, formazione in aula, azioni di coaching e servizi di incubazione all’estero. Poi si passerà alle azioni promozionali, prevalentemente a carattere orizzontale e interregionale, da realizzarsi in Italia e all’estero, attraverso diversi format promozionali come fiere, missioni di incoming, azioni sulla grande distribuzione organizzata, BIAT e partenariati internazionali. Sul sito www.ice.gov.it sono segnalati tutti i requisiti necessari per partecipare all’iniziativa e altre opportunità.

Nell’ambito del Piano Export Sud II, l’Agenzia ICE organizza la partecipazione collettiva delle imprese italiane dell’agroalimentare presso la fiera Sirha 2018 che si terrà a Budapest, Ungheria, dal 7 al 9 febbraio 2018. C’è ancora tempo fino al 17 novembre per inviare la domanda di partecipazione alla manifestazione, la principale in Ungheria, dedicata al settore agroalimentare, comprensivo di industria dolciaria, panificazione e settore HoReCa.

L’edizione di Sirha del 2017 ha già raggiunto alcuni record: 208.000 visitatori professionisti e 25.000 chef presenti.
L’Ungheria rappresenta per le imprese italiane, un mercato accessibile e ad alto potenziale dato il rapido sviluppo che sta vivendo il settore della ristorazione, dell’ospitalità e grazie ad un’estesa rete di catene di distribuzione alimentare. In occasione della manifestazione l’Agenzia ICE organizzerà un’area dedicata agli espositori italiani di circa 360 mq comprensiva di desk informativo e suddivisa in vari stand di 10 mq. 
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