Il giovane originario del Ghana era arrivato ieri da Parma con un gruppo di amici, tutti stranieri. Volevano trascorrere una domenica al mare, poi l'idea di tuffarsi dal pontile: moda molto in voga tra i ragazzi che frequentano queste spiagge.
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Il 18enne si sarebbe tuffato da solo come raccontano gli amici. Nessuno lo avrebbe spinto. Subito dopo il tuffo, sarebbe riemerso un attimo alzando le mani forse per chiedere aiuto. Poi è affogato, scomparendo in mare. Nessuno degli amici si sarebbe tuffato perchè molti di loro non sapevano nuotare. E forse non sapeva nuotare così bene neanche lui o magari ha accusato un malore che non gli ha permesso di restare a galla. Molti bagnanti si sono tuffati per salvare il ragazzo, compresi i bagnini dei vicini stabilimenti, allertati dalle grida di aiuto degli amici.
Poi immediati sono arrivati i soccorsi, con le ricerche della Guardia costiera di Viareggio e dei vigili del fuoco di Livorno e Firenze. Servirà l'autopsia per capire la dinamica di cosa sia realmente successo. I carabinieri della stazione di Forte dei Marmi, diretti dal comandante Giuseppe Alaimo, stanno interrogando i testimoni presenti sul luogo della tragedia.
Da quel che raccontano gli amici non aveva mangiato prima di fare il bagno, quindi è difficile che possa trattarsi di una congestione. Certo è che in quel punto l'acqua è torbida e profonda e che a quasi 24 ore dall'incidente ancora non si riesca a trovare il corpo.