La grandine così grossa ha una spiegazione? In questi giorni di maltempo nel Nord Italia, hanno fatto il giro del web le immagini della grandine e dei danni che ha provocato, l'ultimo a un aereo partito da Milano direzione New York e dirottato poi a Roma. Ma sono state colpite auto, abitazioni e coltivazioni. Il fenomeno di per sé sarebbe prevedibile (anche se meno per la localizzazione) perché associato, soprattutto durante l'estate, a violenti temporali. A sorprendere però nelle ultime occasioni è la grandezza della grandine.
Come nasce la grandine (e perché è così grande)
L'origine della grandine è legata alle turbolenze che si formano all'interno di una nube temporalesca quando la differenza tra la temperatura del suolo e quella in quota è molto elevata. La grandezza del chicco - spiega Carlo Migliore di 3BMeteo - è proporzionale alla potenza della turbolenza perché più forti sono i venti in risalita dalla base della nube, maggiore il peso del chicco che potrà essere sostenuto in quota prima di precipitare.
«Le turbolenze maggiori si hanno nel periodo estivo quando aria più fresca irrompe su un substrato caldo e umido ma bisogna fare delle distinzioni.