«Adesso vi faccio vedere io, attraverso il fiume a nuoto così vinco la scommessa». E lo ha fatto davvero: tolte le scarpe e il giubbotto, si è tuffato in acqua. Davanti agli occhi increduli di amici e passanti, che lo hanno visto sparire tra i flutti. Così ha perso la vita Oussama Cherkaoui, marocchino di nascita e 18 anni appena compiuti, morto annegato per un folle gioco, ai Murazzi del Po, storica location di movida e locali nel cuore di Torino.
Il cadavere del giovane, un migrante che alloggiava in una comunità di accoglienza torinese, è stato ripescato stamattina dai sommozzatori dei vigili del fuoco, al termine di quasi due giorni di ricerche.
Elicotteri e gommoni nella note
Il corpo senza vita del ragazzo è stato localizzato dai pompieri all'altezza del ponte della Gran Madre. Per recuperarlo, i vigili del fuoco hanno ispezionato il tratto del Pò che va dai Murazzi fino a San Mauro Torinese: su è giù a bordo di un gommone, mentre un elicottero sorvolava la zona dall'alto. Così, hanno scrutato per ore i fondali, con l'aiuto di visori speciali, aggrappati a una disillusa speranza di poter ancora salvare il ragazzo. Ora spezzata per sempre.
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