Parte a Casoria "Dopo di noi", progetto rivolto a persone con disabilità senza il supporto familiare, allo scopo di intercettare soluzioni abitative e forme di residenza condivisa. L'obiettivo, in pratica, è quello di consentire ai diversamente abili di trascorrere soggiorni al di fuori del proprio contesto familiare, per sperimentare esperienze di residenza e consentire l'acquisizione delle competenze necessarie ad una gestione autonoma. “A volte si ha l’impressione che alcune persone normodotate vedano i disabili come entità diverse: sembra quasi che pensino “chissà come vivono”, “chissà come fanno a fare questo e quello”, “chissà cosa significa essere così” - dicono alcuni operatori del comune - In realtà, il tutto è frutto ancora di forti pregiudizi: oggi i diversamente abili difficilmente vivono una condizione di disagio e marginalità ”.
All'ambito 18, al quale fa parte Casoria insieme con Casavatore e Arzano, l'impegno a favore delle persone affette da handicap è totale.
Ma l' ente di piazza Domenico Cirillo assicura anche l'assistenza specialistica presso le scuole e a domicilio per minori diversamente abili ma pure l'assistenza domiciliare per favorire e garantire la permanenza presso la propria abitazione, spesso non sempre facile soprattutto in presenza di genitori anziani o in condizioni di indigenza. “Sul territorio siamo affiancati nel nostro compito anche da centri sociali polifunzionali, per attuare politiche di integrazione educativa e ludico-ricreativa”, dicono dal Palazzo sottolineando pure l'elargizione di contributi a favore dei familiari degli utenti diversamente abili per l’accompagnamento presso scuole o centri di riabilitazione. Il panorama di iniziative e di programmazione a favore delle persone con handicap, si completa e si arricchisce del trasporto scolastico per i minori frequentanti le scuole secondarie di secondo grado e dei centri di ascolto.
Previsti pure interventi di collocamento presso strutture sociali e socio-sanitarie. “Riteniamo che il nostro sia un comune molto vicino alle problematiche delle persone con disabilità anche se spesso non ci viene ingiustamente riconosciuto”, aggiunge un amministratore comunale. In effetti, le contestazioni non mancano. Tra le più agguerite c'è l'associazione Anida che ha puntato ultimamente l'indice per criticare il progetto per l'nserimento al lavoro dei disabili.