«Non chiamatela Festa dei Gigli», Nola diffida il Comune di Crispano

La fondazione rivendica l'esclusività del marchio

«Non chiamatela Festa dei Gigli»: Nola diffida il Comune di Crispano
«Non chiamatela Festa dei Gigli»: Nola diffida il Comune di Crispano
di Carmen Fusco
Mercoledì 17 Aprile 2024, 09:17 - Ultimo agg. 10:20
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«Non chiamatela Festa dei Gigli»: Nola diffida il Comune di Crispano dove le macchine da festa di legno e cartapesta ballano a giugno di ogni anno in onore di Maria Santissima del Buon Consiglio. La tradizione dice che le guglie furono «importate» nel Comune che sorge al confine tra le province di Napoli e Caserta proprio dai nolani che nel 1800 furono colpiti dal culto religioso profondo e radicato. Importazione non fa però rima con legittimazione e l'unico evento che possa fregiarsi del marchio, registrato tra l'altro proprio quest'anno all'ufficio brevetti e marchi del ministero delle imprese e del made in Italy, è l'evento dedicato a San Paolino che si fregia del sigillo Unesco ottenuto nel 2013 insieme con la rete delle grandi macchine a spalla italiane della quale fanno parte anche Viterbo, Sassari e Palmi.

Tutto è partito dalla richiesta di patrocinio, tra l'altro ottenuto, che il Comune di Crispano ha inviato alla Regione Campania.

Eco, e documentazione cartacea, sono arrivate fino a Nola dove la dicitura «Festa dei Gigli» contenuta nel carteggio istituzionale ha provocato più di una reazione. Pronta la diffida firmata dall'avvocato Aniello Ammirati che, per conto della Fondazione che si occupa della valorizzazione e della tutela della kermesse nolana e che è presieduta da Francesco De Falco, ha provveduto a protocollare l'atto al primo cittadino Michele Emiliano inviandolo per conoscenza anche alla Regione Campania.

«L'iniziativa - hanno fatto sapere dalla Fondazione - rappresenta uno strumento di tutela dell'alto valore culturale della Festa dei Gigli di Nola, della sua originalità, e dei suoi sedici secoli di storia che sono valsi il riconoscimento Unesco». «La diffida ha spiegato il legale - si basa su un preciso presupposto giuridico, costituito dalla circostanza che la Fondazione è titolare esclusiva del marchio "Festa dei Gigli", in qualunque forma, carattere, dimensione, lo stesso venga declinato». Quanto basta per lanciare l'aut -aut: «L'uso improprio del marchio è concorrenza sleale. Pronti a far valere le nostre prerogative a salvaguardia della Festa, attraverso le vie legali, nelle competenti sedi giudiziarie, civili e penali. È indubbio che ci si appropri degli sforzi e degli ingentissimi sforzi anche economici compiuti dalla Fondazione Festa dei Gigli, con il conseguente risparmio di spese di avviamento e di pubblicità, da parte del Comune di Crispano».

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«Purtroppo, a seguito della notorietà ormai mondiale guadagnata dalla Festa dei Gigli ha evidenziato Aniello Ammirati - si assiste a una crescente violazione dei diritti di privativa ai danni di quest'ultima. Ciò tuttavia non deve confondere: la Festa è indiscusso patrimonio antropologico, culturale, artistico e religioso, originario originale e soprattutto esclusivo della Città di Nola». Guanto di sfida lanciato.

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