G7 Capri 2024, isola sorvegliata speciale: schierati 1.400 uomini

Chiuso lo spazio aereo sull'isola, primo check point nell'area del porto

È tutto pronto al Grand Hotel Quisisana
È tutto pronto al Grand Hotel Quisisana
di Lorenzo Calò
Mercoledì 17 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18 Aprile, 07:09
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Lavorare per la pace e de-escalation. Le crisi internazionali irrompono nell'agenda del G7 degli Esteri che si apre oggi in una Capri blindata da ferree misure di sicurezza e rigido rispetto dei protocolli. Fino a venerdì, sotto la presidenza italiana e la guida del ministro e vicepremier Antonio Tajani, i capi della diplomazia dei Sette grandi affronteranno una ministeriale fitta di temi di discussione ma con due strade obbligate sullo scacchiere politico internazionale: ridurre il clima di tensione e odio in Medio Oriente ed evitare che il conflitto in Ucraina si allarghi all'Europa e alla Nato. Tajani confermerà l'impegno per una soluzione alla grave crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza promuovendo l'adesione all'iniziativa italiana «Food for Gaza» per la ripresa di un processo politico finalizzato alla soluzione «Due popoli-Due Stati». Secondo le principali cancellerie europee, un importante ruolo di persuasione potrebbe giocarlo anche la Cina: diversi sono stati gli appelli - soprattutto da Berlino e Parigi - al presidente Xi Jinping affinché possa agire in questo senso. Linea condivisa pure dagli Usa che sostengono da tempo la necessità di forti pressioni diplomatiche su Pechino per scoraggiare le forniture di armi e componenti militari a Putin. E a Capri il segretario di Stato Antony Blinken potrebbe insistere proprio su questo punto. Al tavolo dei colloqui inoltre la proposta Nato (sarà presente il segretario generale Jens Stoltenberg) di un nuovo fondo da 100 miliardi per la difesa di Kiev. Se ne discuterà anche con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che tornerà in Italia con un obiettivo preciso: chiedere agli alleati, per l'ennesima volta, quei sistemi di difesa aerea considerati necessari per neutralizzare l'offensiva di Mosca. Piano Mattei e rapporti con l'Africa, la stabilità nella regione dell'Indo-Pacifico e il ruolo dei Paesi definiti outreach (Brasile, India, Tunisia, Mauritania) gli altri temi al centro dei lavori. 

La sicurezza

Il piano è stato definito dal Viminale d'intesa con la Delegazione della Presidenza del Consiglio per il G7 guidata dal ministro plenipotenziario Nicola Lener e dalla vice Giulia Mantini.
Mobilitate 1.400 unità delle forze dell'ordine (di tutte le specialità) tra Capri e Napoli, pronti a entrare in azione i subacquei dei vigili del fuoco, posti di blocco nelle tre zone nevralgiche in cui è stata «suddivisa» l'isola (la zona rossa è attorno all'hotel Quisisana, sede del summit), check point nell'area del porto, chiuso lo spazio aereo, trasferimento delle delegazioni a bordo della nave Gregoretti della Guardia costiera scortata da unità della Guardia di finanza, divieto di attracco per i turisti nel porto di Marina Grande e Grotta Azzurra presidiata da una motonave della Capitaneria di Porto. Un sistema di protezione imponente con misure di sicurezza innalzate anche alla luce dell'accresciuto rischio di attacchi terroristici: previsto l'impiego di droni oltre al «filtraggio» garantito dalle unità speciali dell'intelligence anti-terrorismo e dalla presenza «discreta» dei tiratori scelti. Visto l'imponente apparato di sicurezza soltanto pochi «diversivi» per le delegazioni rispetto al protocollo: ci sarà spazio per una passeggiata in piazzetta oggi pomeriggio e, giovedì sera, dopo la cena ufficiale un drink party all'«Anema e core» con musica dal vivo. 

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