Napoli. Teppisti sulla Circum
l'incubo non ha fine

Napoli. Teppisti sulla Circum l'incubo non ha fine
di Francesco Gravetti
Martedì 24 Gennaio 2017, 09:10
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La domenica sera, sul treno 84 della Circumvesuviana che alle 21,37 parte da Sorrento per arrivare a Napoli intorno alle 22,30 ci sono sempre loro: più o meno dieci ragazzi, qualcuno probabilmente minorenne, che tornano dalle città della costiera dopo una giornata di baldorie. Seminano il panico, prendono in giro gli ambulanti extracomunitari che viaggiano sullo stesso treno, spesso insultano anche il capotreno. Anche domenica scorsa si sono resi protagonisti dell'ennesimo raid: un estintore scaricato sul pavimento del vagone, porte divelte. I ragazzi hanno forzato la porta della cabina di guida della vettura di coda e hanno rubato l'estintore, scaricandone la polvere lungo i corridoi, dove peraltro erano seduti alcuni passeggeri. Si sono divisi in due gruppi: alcuni suonavano la tromba che si trova nella cabina del convoglio dove non c'è la motrice.


Ai passeggeri che protestavano hanno rivolto minacce ed improperi. Alla stazione di San Giovanni sono scesi, mentre i pochi viaggiatori rimasti hanno raggiunto il vagone con la motrice, dove si trovavano il capotreno ed il macchinista. Inutile l'arrivo delle forze dell'ordine: la gang ha fatto perdere le sue tracce in pochi minuti. Da metà dicembre quello dell'altro ieri è il terzo raid che avviene sullo stesso treno, allo stesso orario e nello stesso giorno: la domenica sera. Il 18 dicembre la banda ruppe tre vetri e poi andò via intonando cori da stadio e insultando sia i passeggeri che il personale.



La settimana precedente il capotreno rischiò grosso: i teppisti gli scaricarono addosso la polvere dell'estintore, lui dovette ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale. Dopo questo episodio, a metà dicembre, ci fu una mobilitazione dei dipendenti Eav, che decisero di mettere in scena un falsh mob di protesta, per chiedere più sicurezza. Portarono sulla giacca un nastro arancione per manifestare la loro indignazione. Non solo: i treni dell'intera rete partirono in ritardo di qualche minuto e alle 11 si fermarono per qualche secondo: tutti insieme nello stesso momento, i macchinisti suonarono la tromba del convoglio. Ma, evidentemente, non c'è flash mob che tenga: gli episodi continuano, la paura aumenta.



Del resto, il pericolo è disseminato lungo tutte le sei linee Circum. A Gianturco gli scippi sono all'ordine del giorno: ci sarebbe un gruppo di borseggiatori ben organizzato, che entra nel convoglio quando le porte si aprono, porta via borse e cellulari e poi scappa. Anche sulla linea NolaBaiano si stanno verificando scippi e rapine: per esempio alla fermata di Salice, nel territorio di Casalnuovo, oppure a quella di Castello di Cisterna. Sulla linea Napoli-Sorrento, invece, prevalgono gli atti vandalici, soprattutto nel weekend: centinaia i bordi sensibili che vengono tolti via dalle porte. Si tratta delle guaine di gomma che attutiscono la chiusura del treni, basta un coltellino per aprirle. Poi ci sono le stazioni impresenziate, terra di nessuno: Leopardi, Saviano, Pollena sono diventate il luogo di incontro di balordi e tossici. In quella di Madonna dell'Arco c'è una biglietteria automatica che viene sistematicamente vandalizzata, oltre che depredata. È la stazione vicina al Santuario ed è frequentatissima.


Dai pellegrini ma anche dai delinquenti, che agiscono indisturbati perché non ci sono dipendenti Circum a presidiarla.
I sindacati lanciano l'allarme. Anzi, lo ripetono: «Non possiamo arrivare al punto che debba scapparci il morto», dicono quelli dell'Orsa. Del resto, quando il personale aumenta di numero sulle tratte i risultati si vedono: qualche giorno fa una squadra di controllori è andata a caccia di portoghesi sulla linea OttavianoSarno. Sulla banchina della stazione di Sant'Anastasia, in mezz'ora sono stati staccati 131 biglietti. Risultati significativi, anche se gli addetti al controllo non possono fare nulla contro la violenza. L'esperimento dei militari a bordo, che viaggiano gratis in cambio di un maggiore controllo,
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