Un frigo sui binari, De Gregorio: «Un atto di terrorismo ma la Circum è sicura»

Il presidente Eav: contro i criminali serve collaborazione dei cittadini

Umberto De Gregorio
Umberto De Gregorio
di Francesco Gravetti
Domenica 3 Marzo 2024, 08:31 - Ultimo agg. 17:48
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«Contro i criminali serve la collaborazione di tutti, ma la Circumvesuviana resta un luogo sicuro. Viaggiare in treno è più sicuro che farlo in auto». Il presidente del cda di Eav, Umberto De Gregorio, fa il punto della situazione dopo l'ennesimo raid in via Crapolla, a Pompei.

Lei ha invitato a non parlare di teppistelli ma di sabotatori. Da dove nasce secondo lei questa volontà di danneggiare un servizio pubblico?
«Innanzitutto mi consenta di dire che episodi di sabotaggio del genere non ci fermano. Noi cerchiamo di migliorare costantemente il servizio pubblico, con investimenti, progettualità e azioni concrete. In particolare, sulla Circumvesuviana la Regione sta investendo oltre un miliardo di euro tra treni nuovi (attualmente in costruzione da Stadler, con un appalto frenato da questioni burocratiche e un cantiere rallentato per colpe di carattere internazionale) e segnalamento ferroviario nuovo (con i lavori in affidamento ad Alstom). È triste dover constatare che a fronte dei nostri sforzi ci sono dei criminali, sabotatori, terroristi che non hanno alcun rispetto per il bene comune. Possiamo sconfiggerli, ma senza la collaborazione dei cittadini sarà tutto inutile: i criminali e i vandali dobbiamo combatterli tutti insieme. Bisogna denunciare, segnalare fatti illeciti, collaborare con le forze dell'ordine».

Ci sarà una guardia giurata in via Crapolla, ma l'autovigilanza è una strada sempre percorribile? Si aspetta maggiore collaborazione dalle forze dell'ordine?
«Eav gestisce e controlla 300 chilometri di ferrovia: una enormità, con una estensione che tocca praticamente tutta la Campania.

Ovviamente non possiamo avere guardie giurate lungo tutti questi chilometri di ferrovia, nemmeno possiamo immaginare che tutto si risolva intervenendo tempestivamente, perché sarebbe impossibile. Spesso i vandali agiscono di notte o in zone dove possono muoversi più o meno indisturbati. Ma serve autocontrollo e, soprattutto, rispetto: per questo chiedevo e chiedo maggiore collaborazione. Con le forze dell'ordine vi è la massima collaborazione ma anche loro, come noi, hanno risorse umane e finanziarie limitate. Non si possono avere più controllori che controllati. Ciò nonostante, spesso proprio il coordinamento tra Eav e polizia e carabinieri ha portato a risultati positivi. In tutto il 2023 abbiamo messo a disposizione delle forze dell'ordine tantissime immagini dei nostri sistemi di videosorveglianza. Altrettanto di frequento ciò ha consentito agli investigatori di individuare gli autori di reati, atti vandalici, rapine, aggressioni. Lo dicono le statistiche: da anni, ormai, il trend dei fatti delittuosi in Eav e in Circumvesuviana è positivo. Tutti i numeri sono in calo, la percezione di sicurezza è migliorata. Questo non vuol dire che dobbiamo abbassare la guardia: fatti come quelli di via Crapolla non devono più accadere».

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La questione riguarda pure la soppressione dei passaggi a livello. Perché ancora resistenze in certi comuni?
«Perché tutti vogliono tutto ma nessuno vuole rinunciare a qualcosa. I passaggi a livello vanno progressivamente eliminati, ovunque ed appena possibile. Di recente abbiamo firmato un protocollo d'intesa con il Comune di Terzigno per eliminare tre passaggi a livello. In cambio, Eav effettuerà investimenti sul territorio per milioni di euro: un intero quartiere trarrà beneficio da questa iniziativa. Sopprimere un passaggio a livello, insomma, è sicuramente vantaggioso. A volte prevalgono le ragioni di poche persone rispetto a quelle della collettività, ma siamo certi di aver imboccato la strada giusta. Eav è impegnata in questo sforzo gigantesco, al punto che è stata istituita una unità operativa speciale che si dedica proprio all'eliminazione dei passaggi a livello. Si tratta di un impegno che ci chiede la agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria e noi non possiamo né vogliamo venire meno a tale impegno».

Ci sono state anche polemiche da parte dell'opposizione in Consiglio regionale, lei cosa risponde?
«Di Eav si può criticare tutto: io non mi sono mai sottratto al confronto e non ho mai preteso di possedere la verità, ma in questo momento rispetto ad un fenomeno sconcertante di sabotaggio della linea vesuviana da parte di qualche delinquente io mi aspetterei la solidarietà da parte di tutti, indipendentemente dal colore politico di appartenenza, verso un'azienda pubblica. Qui si discute del rispetto di un bene pubblico, oltre che dell'incolumità delle persone, sia dei dipendenti che dei viaggiatori: francamente non ci dovrebbe essere spazio per le polemiche».

Un messaggio ai viaggiatori. La Circumvesuviana è un luogo sicuro?
«Negli ultimi 10 anni abbiamo trasportato sulla vesuviana mezzo miliardo di persone con zero incidenti mortali. Sicuramente è più sicuro prendere la Vesuviana che circolare con le auto, lo dicono le statistiche».
 

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