«Riapriamo il Collana». E forse ci siamo. Solo che a Napoli per festeggiare la riapertura in toto di un impianto sportivo ci vogliono i grandi numeri e lo storico impianto vomerese festeggerà nel 2024 l’inizio della sua odissea da quando, cioè, la giunta Caldoro decise nel 2014 di redigere un bando per la gestione del Collana fino a quel momento concesso a titolo gratuito al Comune di Napoli.
Poi più che un impianto sportivo il Collana è diventato un ring di avvocati, sentenze, scontri politici e non solo. Ma, dal primo dicembre qualcosa sembra essersi mosso.
L’ultima in ordine di tempo è quella della Cgil che ha chiamato a raccolta in piazza Quattro giornate associazioni e residenti al grido di «Restituiamo lo sport alla città». Il presidio è stato organizzato dall’associazione «Con il Lavoro»: «È fondamentale che sia riaperto quanto prima – spiega Gianluca Daniele, segretario generale Slc Cgil Napoli e Campania – perché restituirebbe alla nostra città un polo essenziale per lo sport. Poi un Collana funzionante è anche una straordinaria opportunità per i lavoratori del settore che ovviamente vanno salvaguardati. Per il momento andrebbe bene pure una riapertura parziale, in attesa che poi vengano completati i lavori di ristrutturazione. Così la situazione è inaccettabile».
Con lui Dino Sangiorgio, un’istituzione dello sport napoletano con la sua associazione Itaca e l’ex presidente della Camera, Roberto Fico: «Toccherà alla Regione ovviamente monitorare la questione importante della manutenzione dopo la ristrutturazione completa. È questa poi la vera sfida per il futuro del Collana».
L’odissea parte nel 2014 con i bandi di gara della giunta Caldoro.
Martedì prossimo è previsto un sopralluogo del presidente Vincenzo De Luca assieme al presidente del Coni, Sergio Roncelli ed al direttore generale dell’Arus Flavio De Martino. L’Agenzia regionale per lo sport sta già operando sulla piscina (lavori terminati in primavera, poi l’iter dei collaudi) e partirà con l’abbattimento della tribuna di vico Acitillo. Lavori urgenti per la messa in sicurezza e manutenzione delle palestre in dotazione a Giano della durata di 2-3 mesi. Intanto il Coni stabilirà a quali federazioni affidare il Collana e si provvederà all’apertura.
Lunedì scorso è partita la gara europea per la progettazione dell’intero stadio che costerà 40 milioni di euro, come stabilito dalla Regione. Con la copertura totale delle tribune dello stadio, sia dal lato di Vico Acitillo (prevista la demolizione e ricostruzione) che dal lato Quattro Giornate, sono previsti parcheggi interrati per 222 posti auto in un territorio.
Sul campo e la pista di atletica leggera è programmata la realizzazione di una nuova illuminazione a Led posta sulle tribune. Infine, il progetto consentirà anche un intervento di arredo urbano nell’area circostante. Il nuovo progetto prevede la creazione di dieci nuove palestre, un campo di basket e una pista di pattinaggio, oltre alla piscina coperta.