Napoli, cadono ancora pietre
dalla Torre dei Franchi, l'appello dei residenti

Napoli, cadono ancora pietre dalla Torre dei Franchi, l'appello dei residenti
di Melina Chiapparino
Martedì 4 Luglio 2017, 09:00
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«Continuano a cadere pietre e non c’è stata alcuna messa in sicurezza della struttura». Gli abitanti di via Vicinale Torre di Franco, a Soccavo, lanciano nuovamente l’allarme sulle condizioni della torre monumentale dove lo scorso 26 giugno è avvenuto il crollo di una porzione della facciata. Le pietre delle pareti ai piani alti, si sono improvvisamente staccate precipitando accanto alle abitazioni nelle vicinanze e solo per puro caso nessuno è stato ferito dalle macerie. A distanza di una settimana dalla tragedia scongiurata, i cittadini reclamano sicurezza e normalità.
 


«Da anni segnalavamo le condizioni precarie della palazzina storica e ora chiediamo la messa in sicurezza immediata dello stabile e l’eliminazione del pericolo di crollo, affinché i residenti possano riappropriarsi delle loro abitazioni» spiega Luciano Gabriele, uno dei residenti a cui è stato notificato il provvedimento che suggerisce lo sgombero come misura cautelativa per le case nei pressi della Torre dei Franchi. Le autorità hanno stabilito il divieto di dimora presso 5 civici per 9 plessi di palazzine ed un totale di 10 famiglie ma non si tratta del rischio di stabilità dei palazzi, come aveva spiegato Gianni Peluso, assessore municipale ai lavori pubblici specificando che la questione è il rischio che ulteriori crolli della Torre che possano procurare danni alle palazzine limitrofe.
 
 

«Queste palazzine sono abitate da famiglie con anziani e bambini e sebbene la maggior parte di noi stia cercando di arrangiarsi a casa di parenti, non possiamo vivere senza sapere che fine faremo e quando sarà messa in sicurezza la torre» aggiunge Luciano che fa da portavoce al senso di precarietà e impotenza di cui si sentono in balia i residenti. In realtà, a parte qualche recinzione col nastro di sicurezza in alcuni punti dove è stato interdetto il passaggio, non è iniziata una vera e propria opera di messa in sicurezza, né di rimozione delle macerie che giacciono ancora vicino le case degli abitanti. Quello che vogliono le famiglie sottoposte a sgombero sono risposte e tempi certi su quando potranno tornare a vivere serenamente nelle loro case.

«Ci appelliamo al Sindaco, alla protezione civile e ai proprietari della Torre- dicono gli abitanti- si tratta di un’emergenza e delle nostre vite, soprattutto di quelle di bambini e anziani che non sano quando potranno tornare a casa». Dai primi accertamenti delle autorità, una delle difficoltà oggettive sembra essere proprio l’individuazione dei proprietari dello stabile che è una struttura monumentale ma privata, problema che non scoraggia la richiesta degli abitanti. “I problemi di sicurezza vengono dopo la burocrazia- dicono i cittadini- il Comune dovrebbe almeno permettere a noi di vivere nelle nostre case e mettere al sicuro la Torre».
 
 

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