Calendario scolastico Regione Campania, sfida al ministro: «Le scuole potranno chiudere per il Ramadan»

Martusciello (Fi): «Disastro Fortini attireremo immigrati da tutta Italia»

L’INCONTRO Il presidente Vincenzo De Luca insieme all’assessore all’Istruzione Lucia Fortini ha chiamato a raccolta in un incontro pubblico il mondo della scuola i sindacati ma anche sindaci, Anci enti locali per fare fronte comune
L’INCONTRO Il presidente Vincenzo De Luca insieme all’assessore all’Istruzione Lucia Fortini ha chiamato a raccolta in un incontro pubblico il mondo della scuola i sindacati ma anche sindaci, Anci enti locali per fare fronte comune
di Mariagiovanna Capone
Venerdì 19 Aprile 2024, 23:26 - Ultimo agg. 20 Aprile, 13:22
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Dal prossimo anno scolastico, le scuole della Campania potranno sospendere le lezioni anche in occasione della fine del Ramadan. Tra pochi giorni sarà pubblicato il calendario dell’anno scolastico 2024/2025 e nel documento che sarà discusso in consiglio regionale, ci sarà un’aggiunta assai significativa. «Le singole istituzioni scolastiche per motivate esigenze potranno disporre di opportuni adattamenti del calendario, debitamente motivati e deliberati dall’istituto scolastico, e tempestivamente comunicati alle famiglie entro l’avvio delle lezioni» c’è scritto nella bozza. Fin qui tutto in linea con le delibere del passato.

Ma se lo scorso anno era stata aggiunta, come esempio, la motivazione «vocazione turistica del territorio», stavolta comparirà anche la motivazione «festività religiose». Ogni scuola, di ogni ordine e grado, potrà quindi aggiungere festività religiose come la festa di fine Ramadan nel proprio calendario, se lo riterrà opportuno e sarà approvato in consiglio d’Istituto. Una precisazione discussa nei giorni scorsi in Regione insieme ai sindacati, che, all’unanimità, hanno convenuto fosse importante ribadire «la funzione dell’autonomia scolastica e l’inopportuna ingerenza del ministero dell’Istruzione e del Merito su questioni non di sua competenza». La decisione di aggiungere le parole «festività religiose» è stata ritenuta «doverosa e necessaria» dai sindacati, dopo che il caso dell’Istituto di Pioltello, in Lombardia, che aveva deciso di concedere un giorno libero per la festa di fine Ramadan, ha suscitato numerose polemiche tuttora in corso.

«Le istituzioni scolastiche, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie, possono disporre gli opportuni adattamenti del calendario in particolare» c’è scritto nella bozza della delibera regionale che poi precisa che una delle motivazioni può essere «in presenza di una rilevante componente studentesca appartenente a comunità etniche e/o religiose diverse».

Questa parte, a dire il vero, è presente anche nelle delibere approvate negli anni scorsi ma stavolta assume un valore molto più importante.

La dicitura aggiunta quest’anno è solo «festività religiose» posta nella prima parte del documento, in una sezione che riporta esempi di applicazione. Si trova sulla stessa riga di «vocazione turistica del territorio», casi che pure hanno fatto storcere il naso lo scorso anno, ma necessari in aree dove a settembre ci si trova ancora le spiagge e hotel affollati come Cilento e isole del Golfo. Nel corso dell’incontro con i sindacati, si è parlato di «ribadire un diritto già insito nelle autonomie scolastiche», affinché non ci siano dubbi su scelte approvate dal consiglio d’Istituto. Le scuole campane potranno quindi sospendere le attività didattiche, senza obbligo di recupero, per permettere anche agli studenti di religione musulmana la celebrazione della fine del Ramadan. Una scelta che suscita la reazione stupita del centrodestra: «L’assessore Fortini è un vero disastro della natura - chiarisce l’europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia - La Regione Campania interpreta l’Autonomia a proprio uso e consumo. Così attireremo gli immigrati di tutta Italia».

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A stilare il calendario scolastico è per legge la Regione Campania. Ogni delibera, oltre alle festività nazionali previste dalla normativa statale di riferimento e alle domeniche, prevede la sospensione delle attività didattiche per la Commemorazione dei defunti del 2 novembre, il 23 e 24 dicembre, il 27 e 28 dicembre, il 30 e 31 dicembre 2024 e dal 2 al 4 gennaio 2025 per le festività Natalizie; e ancora 3 e 4 marzo 2025 per le festività di Carnevale; dal 17 aprile al 19 aprile 2025 e il 22 aprile 2025 per le festività Pasquali; il 26 aprile 2025 per il ponte della Festa della Liberazione; il 2 e 3 maggio per il ponte del primo Maggio.

Confermate le celebrazioni del 27 gennaio, Giorno della memoria, del 10 febbraio Giorno del ricordo delle vittime delle foibe, e 19 marzo Festa della legalità, istituita dalla Regione Campania nel 2012 in ricordo dell’uccisione di don Peppino Diana. Ogni scuola, in virtù dell’autonomia scolastica, può però aggiungere altri tre giorni e stavolta ci sono appunto le festività religiose. Il primo giorno di scuola in Campania è previsto per giovedì 13 settembre 2024, e termina sabato 7 giugno 2025 per la scuola primaria e secondaria e 30 giugno 2024 per la scuola dell’infanzia, per un totale di 203 giorni.

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