«Sono stati giorni di pura follia che hanno messo in pericolo la nostra stessa sicurezza». Con queste parole i residenti di via Bisignano a Chiaia, commentano il caos generatosi nei giorni del 24 del 25 e del 26. Una vera bolgia, animata dalla musica a tutto volume e dagli schiamazzi degli avventori dei numerosi locali della zona.
«Siamo stati prigionieri in casa» afferma Caterina Rodinò, Presidente del Comitato Chiaia viva e vivibile. «Nessuno di noi poteva entrare o uscire e questo dalle prime ore della sera e per tutta la notte. Il giorno della vigilia e la sera stessa di Natale abbiamo assistito a scene infernali. Nessuno riusciva a camminare, dai nostri balconi i ragazzi sembravano burattini immobili. Ma non solo. I bambini piccoli sono stati sollevati in aria con i passeggini per sottrarli alla folla che spingeva. I portoni dei nostri palazzi erano praticamente bloccati dai giovani che vi si appoggiavano. Tutti sapevano a cosa si sarebbe potuto andare incontro e nessuno a fatto nulla. Noi stessi con i nostri comitati abbiamo cercato di smuovere le coscienze ma a quanto pare senza risultati. Adesso è il momento di prendere seri provvedimenti affinché il quartiere torni a noi cittadini». I comitati stanno pensando seriamente alla possibilità di denunciare sindaco, prefetto e questore.