De Luca e la Legge Severino, udienza il 20 novembre. Pronta istanza di ricusazione del giudice Scognamiglio

De Luca e la Legge Severino, udienza il 20 novembre. Pronta istanza di ricusazione del giudice Scognamiglio
Sabato 21 Novembre 2015, 11:16 - Ultimo agg. 12 Novembre, 12:41
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In occasione dell'udienza di merito del Tribunale civile di Napoli, fissata per il 20 novembre, e relativa al provvedimento di sospensione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, legato all'applicazione della legge Severino, «presenteremo ovviamente ricusazione del giudice Anna Scognamiglio», finita al centro dell'inchiesta della procura di Roma.



È quanto annuncia l'avvocato Gianluigi Pellegrino per il Movimento difesa del cittadino. «Il danno gravissimo - prosegue Pellegrino - è già stato fatto. Il 17 luglio a Napoli discutemmo la causa» riferendosi all'udienza in cui il Tribunale decise di confermare, temporaneamente e in via cautelare, il 'congelamento' degli effetti del provvedimento di sospensione per De Luca. «In quell'occasione pensavamo di parlare di diritto, che imponeva il rigetto del ricorso di De Luca. Invece oggi scopriamo che la giudice relatrice già in camera di consiglio pensava a rassicurare il marito sull'esito che aveva ottenuto dicendogli 'è fatta'. Le Sezioni Unite della Cassazione con sentenza n. 19704 del 2012 hanno già detto che un giudice che decida la causa nonostante un interesse di un suo prossimo congiunto viola l'art. 323 del codice penale e il suo dovere di astensione.



Cosa aspetta il Csm a muoversi? E gli organi titolari di azione disciplinare? Sono state deturpate le regole fondamentali della giustizia». «'È fatta', ha detto al marito la sig.ra Scognamiglio.
Ma 'È fatta' ingiustizia - sottolinea Pellegrino - Una cosa vergognosa. Né si dica che le decisioni sono state firmate anche da altri giudici. Basti ricordare che è lo stesso argomento che si provò ad usare per non risarcire i danni sul famoso lodo Mondadori. I giudici giustamente conclusero che la volontà viziata del relatore compromette l'intera funzione giudiziaria. Così come lì fu risarcito l'imprenditore truffato qui devono essere risarciti i cittadini e le istituzioni».
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