Maturità 2023, a Napoli vince Whatsapp: «Meglio il tema di attualità che i classici della poesia»

Gli studenti spiazzati da Quasimodo e Moravia: «Ci aspettavamo D’Annunzio»

Maturandi in attesa della prima prova
Maturandi in attesa della prima prova
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 21 Giugno 2023, 23:31 - Ultimo agg. 22 Giugno, 15:03
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Maturità in stile Whatsapp. Tanti liceali hanno scelto ieri la traccia della Tipologia C, 3.1., intitolata “Marco Belpoliti con elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”. Una tema «emotivo», come lo definiscono gli alunni, che rivaluta «il valore dell’attesa in una società in cui vogliamo tutto e subito». Una riflessione sulle instant-chat. E cioè su ciò che gli è vicinissimo nella quotidianità. E la letteratura? Tanti studenti sono rimasti «spiazzati» dalle tracce proposte (Moravia e Quasimodo), su «autori che erano stati affrontati in maniera rapida nel corso delle lezioni». Gettonato anche il tema “Piero Angela, le dieci cose che ho imparato”. 

C’è un sole da mare. E in un centro storico invaso da turisti di ogni età, i maturandi a tratti si confondono con i teen-ager francesi o tedeschi a spasso per i vicoli. Ma i maturandi parlano al cellulare per raccontare ad amici e parenti il tema appena scritto. E hanno il passo più svelto: bisogna tornare a casa per la seconda prova di oggi. Flavia Bonazzi è tra le prime a uscire dal Genovesi, il liceo classico di piazza del Gesù: «Direi che è andata bene – sorride – anche se erano tracce che non ci aspettavamo. Ci attendevamo temi sull’intelligenza artificiale, il femminicidio o D’Annunzio. Invece è uscito Quasimodo, che spesso non si riesce a completare nel programma. Ma la traccia di attualità su Whatsapp è comunque un argomento molto vicino a noi. Nella mia classe l’hanno scelta quasi tutti, me compresa». «Ho scelto anch’io il tema su Whatsapp – commenta Pasquale Petrone – Ho potuto parlare delle innovazioni principali, come le chatgpt. Ho parlato anche degli epistolari. Dopo il liceo voglio fare economia e marketing». «Non siamo arrivati a studiare Quasimodo – esordisce Francesca Minichino, anche lei del Genovesi – Quindi la prima traccia è stata scartata. Nemmeno il tema su Cavour era atteso. Whatsapp mi ha ispirato: è un argomento che colpisce molto noi giovani: non sappiamo aspettare. Ma in realtà le attese non sono nocive: anche Leopardi diceva che l’attesa è piacere».

Federica Piccirillo frequenta il Fonseca: «Ho scelto anch’io la traccia su Whatsapp - conferma - Tendiamo a non sopportare l’attesa. Parlo da nativa digitale e sono d’accordo sul valore dell’attesa. Nella mia classe siamo in 17, 15 di noi hanno scelto la traccia 3,1». «Ho parlato della mia esperienza personale – dice Maria Pucino, studentessa del Vittorio Emanuele – Ho riflettuto sul mio rapporto con l’attesa dei messaggi, anche nella vita quotidiana.

E ho lavorato anche sulla mia emotività. Questa traccia su Whatsapp mi ha smosso lo stomaco». 

 

C’è anche chi ha scritto altro. «Ho scelto la tipologia B.2 – aggiunge Sofia Monaco del Vittorio Emanuele – Cioè il tema su Piero Angela: avrei preferito scrivere di letteratura, ma Quasimodo è un autore troppo contemporaneo, e non ci sono arrivata. È un peccato, visto che siamo al liceo classico. Le tracce erano comunque tutte interessanti. Ho parlato anche di intelligenza artificiale e della creatività». Andrea Carelli ha scelto il tema su Oriana Fallaci: «Una traccia politica – osserva – che partiva dalla Guerra Fredda. Mi sono concentrato sull’impotenza dell’essere umano nei confronti dei grandi della storia. L’ho trovato interessante, visto che viviamo in un periodo in cui, nel cuore dell’Europa, viene imposta una guerra in Ucraina. Mi sono concentrato di più sul discorso politico: il rapporto tra elettori e candidati è cambiato, è più diretto nell’epoca dei social. Vorrei fare filosofia dopo il liceo». Non a caso, il suo è un tema che rimanda all’idealismo hegeliano: i politici come strumento che la storia sceglie per esprimersi. 

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Ma c’è anche chi ha scelto la letteratura, per il tema di lingua italiana dell’esame di Stato 2023. L’unica studentessa tra quelle incrociate ieri che abbia scritto di lettere si chiama Giovanna Stornaiuolo e frequenta il Vittorio Emanuele: «Ho scelto Moravia - sorride - Le tracce erano più fattibili di quelle dell’anno scorso, anche se nessuno si aspettava Quasimodo, che ha escluso tanti dalla scelta della letteratura. È stato uno degli ultimi autori, ed è stato un po’ trascurato rispetto ad altri. La traccia sugli “Indifferenti” era stimolante: trattava della borghesia e delle relazioni tra amore e denaro». 

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