Un anno fa vennero arrestati per estorsione sulle bancarelle degli ambulanti, quelle - per intenderci - in cui proliferavano i gadget dello scudetto del Napoli.
Parliamo dei presunti esponenti del clan Troncone, la cosca del boss Vitale Troncone che controlla - secondo i pm - la zona di Fuorigrotta dove giovedì pomeriggio una donna è rimasta ferita nel corso di un agguato di stampo camorristico. Un clan che ha subìto l'agguato culminato nel ferimento di una madre accanto alla figlia, che qualche mese fa è stato messo alle strette dalle indagini condotte dalla Procura di Gratteri e coordinate dal pm Prisco e dall'aggiunto Volpe.
Di quali indagini parliamo? E' la storia del racket sugli ambulanti, vero e proprio business criminale, dal momento che fino a pochi mesi fa i gadget del Napoli erano diventati il motore dell'economia criminale.
«La zona è presidiata - è la sintesi - anche se, di fronte al vuoto valoriale di chi spara tra la folla, accanto a una giostrina, sono a rischio gli innocenti».