«Se si guarda come la gente vive nella quotidianità, ci si accorge che i nostri territori sono invasi da una popolazione che non si è confrontata con lo 'stare benè, garantito nello studio, nel lavoro e in abitazioni dignitose.
In questo humus attecchisce la camorra», evidenzia il sacerdote. «Il problema - aggiunge - è che facciamo sempre bonifiche a macchia di leopardo. Mi rendo conto che non c'è una bacchetta magica, però auspico che la bonifica cammini di pari passo a livello culturale, economico e civile». «Tutti dobbiamo fare di più e individuare strategie per fare di più e meglio», sottolinea don Palmese, che invita a «non arrendersi alla rassegnazione» e a «riportare la questione di Dio come primato della vita delle persone».