Tutta l’ipotesi d’accusa, finora, ruota su 12mila euro. Il prezzo di una presunta corruzione. Il prezzo che avrebbe pagato un gruppo che dichiara fatturati da 200 milioni di euro. Varrebbe davvero poco la «gestione anomala» dei provvedimenti firmati dal giudice Alberto Capuano. Spiccioli, per rischiare reputazione, credibilità, carriera avviata e favorire i fratelli sangiuseppesi Franco, Fedele e Giovanni Ragosta.
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Spy-story al Palazzo di Giustizia. Violato l’ufficio gip, ecco chi trema
di Gigi Di Fiore
Sabato 29 Novembre 2014, 23:19
- Ultimo agg.
30 Novembre, 12:06
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