E’ condivisibile l’ammonimento del procuratore generale Antonio Gialanella, lanciato nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Napoli. Contro la camorra imprenditrice e le baby gang serve, sì, rafforzare gli strumenti repressivi, incrementando uomini e tecnologie, ma ci vuole anche altro. Occorre diffondere la cultura, formare i cittadini, rendendoli meno vulnerabili alle lusinghe del denaro facile, proposte dalla criminalità.
È quindi straordinaria, per Napoli e per il Sud, la presenza di un ministro come Gennaro Sangiuliano che, sui maggiori fronti di impegno per la crescita delle strutture e delle attività culturali, sta ponendo le premesse per un grande rilancio del territorio meridionale e dell’Italia intera.
Ma, purtroppo, non basta neppure questo.
Occorre inoltre sostenere il ricambio generazionale nell’artigianato, rimborsando i maestri di bottega per il loro impegno formativo e rendendo così possibile la creazione dei profili professionali indispensabili per consolidare ed espandere la grande tradizione del made in Italy.
*Consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano