Per fermare la camorra bisogna diffondere la cultura

La strategia è rendere i cittadini meno vulnerabili alle lusinghe del denaro facile proposte dalla criminalità

Gianni Lepre, consigliere del ministro Gennaro Sangiuliano
Gianni Lepre, consigliere del ministro Gennaro Sangiuliano
di Gianni Lepre*
Venerdì 9 Febbraio 2024, 16:49
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E’ condivisibile l’ammonimento del procuratore generale Antonio Gialanella, lanciato nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Napoli. Contro la camorra imprenditrice e le baby gang serve, sì, rafforzare gli strumenti repressivi, incrementando uomini e tecnologie, ma ci vuole anche altro. Occorre diffondere la cultura, formare i cittadini, rendendoli meno vulnerabili alle lusinghe del denaro facile, proposte dalla criminalità.


È quindi straordinaria, per Napoli e per il Sud, la presenza di un ministro come Gennaro Sangiuliano che, sui maggiori fronti di impegno per la crescita delle strutture e delle attività culturali, sta ponendo le premesse per un grande rilancio del territorio meridionale e dell’Italia intera.


Ma, purtroppo, non basta neppure questo.

Bisogna agire anche sul fronte dell’istruzione di base e della formazione professionale, avvicinando il mondo della scuola e quello del lavoro. Una delle strade di maggiore interesse è la diffusione degli Its, che possono aumentare le competenze specifiche dei ragazzi in funzione delle esigenze del mondo produttivo.

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Occorre inoltre sostenere il ricambio generazionale nell’artigianato, rimborsando i maestri di bottega per il loro impegno formativo e rendendo così possibile la creazione dei profili professionali indispensabili per consolidare ed espandere la grande tradizione del made in Italy.

*Consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

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