POLLENA TROCCHIA. Terzo raid all'Istituto alberghiero «Tognazzi - De Cillis», lezioni sospese fino a nuova disposizione.
La scorsa notte ignoti si sono introdotti all'interno della struttura, dopo aver forzato una delle finestre al piano terra, e hanno svuotato l'intero contenuto degli estintori nella scuola.
Tutte le attività didattiche sono state sospese fino a completa bonifica degli interni, a causa delle polveri di «CO2» dei sistemi antincendio.
Danni ingenti non solo per le spese di bonifica a carico della scuola ma soprattutto per le attività didattiche, di nuovo interrotte fino a data da destinarsi, e le attività amministritative andate completamente in tilt.
Nell'episodio del 27 ottobre (dopo il quale la scuola fu chiusa per una settimana), il dirigente scolastico Angelo De Riggi, fu costretto a trasferire le attività della segreteria scolastica all'altro Istituto da lui diretto, l'Agrario "De Cillis", in via Argine a Ponticelli.
E oggi di nuovo punto e da capo: ennesimo raid: «Un danno grave alla nostra scuola - dice il preside - non solo per il danno economico che si andrà a ripercuotere sulle attività scolastiche già in itinere, ma è stato leso il diritto allo studio di tanti ragazzi, è stato devastato ancora una volta un bene dello Stato. Sono profondamente amareggiato per ciò che è stato commesso - ammonisce De Riggi - queste sono mele marce da cui tutti dobbiamo prendere le distanze».
Il terzo raid all'alberghiero di Pollena Trocchia. Tre episodi ravvicinati ed eseguiti con le stesse modalità: attraverso la scala antincendio della scuola, in viale Italia, ignoti hanno forzato alcune finestre riuscendo ad evitare anche l’allarme. Una volta dentro hanno sabotato le manichette del sistema anti incendio poste su ogni piano, svuotando il contenuto degli estintori composto da polvere estinguente.
L’amara scoperta è stata fatta poco dopo le sette di mattina. Il personale scolastico che per primo si reca nella scuola per aprirla si è ritrovato dinanzi un mare di sostanza bianca in polveri cosparsa dappettutto. E lo stesso scenario si è ripresentato al primo e al secondo piano: tutto imbrattato e sporco dai corridoi ai pavimenti delle aule e dei laboratori. Il contenuto degli estintori è stato sversato su banchi e sedie, cattedre e davanzali.
Anche nei bagni non è stato possibile accedervi. Impossibile porre rimedio in poche ore al danno apportato dai vandali: il contenuto dell’agente estinguente degli estintori era quello tipo polveri e, dunque, non sono bastati secchi e stracci. Anzi, il personale della ditta specializzata che è stata contattata è dovuto intervenire indossando tute e mascherine per pulire e non rischiare di intossicarsi inalando le polveri cosparse sulle superfici. Sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Cercola (al comando del tenente Gaetano Vrola) che ad un primo sopralluogo hanno verificato che una delle finestre del piano terra era stata forzata.