I reati contestati, a vario titolo sono associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione, mediante violenza, di incendi, estorsioni, rapina con sequestro di persona, furti, ricettazione e concorrenza illecita nel settore delle forniture di calcestruzzo.
A capo del gruppo - sempre secondo l'ipotesi investigativa - vi era l'imprenditore Mario Tedesco, di Nocera Superiore (Salerno), che opera in tutta Italia, con ramificazioni anche all'estero, in particolare in Marocco, dal 2002.
Le indagini sono state avviate dal Ros nel 2008 dopo l'incendio di numerosi mezzi d'opera, d'ingente valore, della Società Nocerina Beton di Nocera Inferiore (Salerno), aggravata da episodi minatori ai suoi titolari.
Secondo gli investigatori, il clan aveva un'ala operativa che si occupava di commettere danneggiamenti, minacce ed estorsioni, mentre un altro segmento era dedito ai furti, alle estorsioni (praticate con il metodo del cosiddetto «cavallo di ritorno») ed alla ricettazione.