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Pompei. Si lavorerà, su più turni, dall’alba al tramonto. Ma se sarà necessario si prenderà in considerazione di lavorare nei giorni festivi e anche di notte. Grande Progetto Pompei, ora si accelera.
Il tempo stringe e per la fine del 2015 bisognerà spendere i fondi europei già disponibili per l’area archeologica, quasi quotidianamente interessata da crolli. Dal ministero dei Beni Culturali arriva l’Action Plan che rivoluzionerà il “Grande Progetto Pompei”. Cambiano i tempi della messa in sicurezza delle antiche domus della soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia che da ieri, con la riorganizzazione del ministero, ha anche la piena autonomia gestionale e finanziaria. I cantieri saranno aperti notte e giorno, compresi il sabato e la domenica se necessario. Il tutto proiettato a raggiungere il cento per cento dei risultati entro la scadenza dettata da Bruxelles: 31 dicembre 2015.
Attualmente lo stato progettuale dei lavori fa contare appena un milione e mezzo di euro di progetti già compiuti, mentre quelli in corso sono per 24 milioni e 900 mila euro e le gare in corso, cioè appalti da definire e lavori da iniziare, per 25 milioni e mezzo di euro. Punto per punto ecco il piano che oggi firmeranno il commissario europeo Johannes Hahn, il ministro Dario Franceschini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio e che “Il Mattino” è in grado di anticipare.
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Cantieri di notte per salvare Pompei: ecco il piano anti-ritardi
di Susy Malafronte
Giovedì 17 Luglio 2014, 08:52
- Ultimo agg. 14:53
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