Stanno lavorando sui telefoni cellulari sequestrati durante gli interrogatori di garanzia del gip. La Procura di Napoli è al lavoro per ricostruire moventi e responsabilità degli scontri avvenuti dieci giorni fa, prima del match casalingo di Champions del Napoli contro Union Berlino.
Come è noto, la Procura ha coordinato il blitz per l'arresto di undici teppisti tedeschi accusati - tra l'altro - di devastazione. Una ricostruzione accolta solo in parte da parte del gip, che - sabato scorso - ha scarcerato gli undici indagati, disponendo il divieto di dimora in Campania. Questione di interpretazione, dal momento che il braccio di ferro tra pm e giudice era sulla valutazione degli indizi di colpevolezza, a proposito dell'accusa di devastazione. Intanto, però le indagini vanno avanti.
Al lavoro il pm Maria Sofia Cozza, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Sergio Amato, si scava - lì dove è possibile - nelle memorie informatiche dei cellulari sequestrati.
Inchiesta in corso, c'è una ipotesi di fondo: quella di una regia organizzata, che avrebbe visto coinvolti circa duecento teppisti, per scatenare l'inferno a Napoli. Esattamente come avvenne qualche mese fa, quando furono i teppisti dell'Eintracht di Francoforte ad aggredire agenti e incendiare cassonetti della spazzatura.