Napoli, quando il presepe diventa maschera di Carnevale: mostra a Santa Maria la Nova

Napoli, quando il presepe diventa maschera di Carnevale: mostra a Santa Maria la Nova
di Alessandra Gargiulo
Sabato 6 Febbraio 2016, 13:09
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Di maschera in maschera. Servi e buffoni, capitani e giovanotti innamorati, insieme con un Pulcinella indolente e mangiatore: in mostra una variopinta compagnia di tratti umani, atteggiamenti, vizi e frivolezze di mondane vicissitudini. Plasmati da mano artigiana raccontano la storia del Carnevale di tradizione, evocando quella commedia dell'arte di cui Napoli a partire dal XVI secolo fu centro di sviluppo.

È «Presepi in maschera», l'esposizione carnevalesca della tradizione napoletana organizzata dagli Amici del Presepe di Napoli e inaugurata con visita guidata del presidente dell'associazione Umberto Grillo nello splendido scenario del Complesso di Santa Maria la Nova. La mostra sarà visibile fino al 20 marzo (orari: dal lunedì al venerdì ore 9.30-15, sabato e domenica ore 9.30-14) e comprende le creazioni di una ventina di maestri d'arte che da decenni, se non da generazioni, operano nel mondo della presepistica napoletana: dallo stesso Umberto Grillo, curatore dell'intera esposizione, a Laura Valentini Gaeta, Vincenzo Ammaturo, Luigi e Rosanna Baia, Maria Grazia Buongiorno, Susy Gatto. Con loro i fratelli Sinno, fedeli e abili riproduttore delle «figure» di stampo settecentesco con tecniche e trucchi del mestiere risalenti ai tempi di Carlo III. E poi gli artisti-artigiani Maria Mugione Iappelli, Susy e Carmine Iodice, Giusy Miele Rignanese, Annamaria Molino, Lusia Polise e Laura Pulcino fino ad Ivana D'Eliseo Ronca, Vincenzo Saccardo, Rosaria Tancredi e Luciano Testa conosciuto a Napoli come il «mago delle moschelle», nome datogli dal maestro Roberto De Simone.

Sono loro i creatori di tratti e fattezze dai nomi spesso roboanti come Capitan Spezzamonti, maschera caratterizzata dalla spavalderia e dalle parole minacciose, tra vanterie di fortunose avventure amorose e più reali sventure.
Ovviamente il più famoso Pulcinella, nelle sue numerose interpretazioni, guida la brigata, ma svelta, civetta e maliziosa si fa notare Corallina, una delle poche figure femminili presenti nel teatro delle maschere, mentre a fare il verso al più nordico Arlecchino, ci pensa ad esempio Frittellino, buffone furbo e intraprendente dall'esuberante comicità. Una variopinta carrellata di maestria artigiana in occasione della quale l'associazione NonsoloArt organizza oggi un interessante tour guidato (ore 18.30, info e prenotazioni: tel. 393.6856305) in cui si approfondirà la storia del Carnevale, delle tipiche maschere napoletane, per poi visitare l'intero Complesso di Santa Maria la Nova. Seguirà una degustazione di vini.
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