Ecoballe in Campania, quest'estate
partirà il nuovo impianto di Giugliano

Green Med Symposium
Green Med Symposium
di Emma Onorato
Giovedì 9 Giugno 2022, 21:54 - Ultimo agg. 21:55
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«Quest'estate partirà l'impianto di Giugliano. È un impianto realizzato su una superficie di circa 12mila mq ed ha una forte componente tecnologica. Prevede la selezione e il recupero di plastiche con una percentuale stimata tra il 20-25%. Le plastiche saranno poi avviate al recupero in impianti dedicati mentre la parte residuale sarà trasformata in combustibile Css da avviare ad impianti di termovalorizzazione o cementerie. Infine mentre la parte restante, ovvero gli scarti inerti - pari a circa l'8% - saranno avviati a discarica». Ad illustrare l'impianto di Giugliano è Antonio Albanese, amministratore delegato Cisa Spa, durante il convegno di Green Med Symposium sul ciclo integrato dei rifiuti. Il nuovo impianto di Giugliano e quello di Caivano - quest'ultimo partito durante la primavera dello scorso anno - rappresentano per la Regione Campania una sfida vinta in tema di ecoballe.

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Ma l'obiettivo a cui si punta - ricordato durante il convegno - è l'autosufficienza dei rifiuti in ambito regionale. E tra le prossime sfide della Regione rispetto al piano della gestione dei rifiuti della Campania, rientra una previsione regionale di 11 impianti di compostaggio.

Ovvero gli impianti che tratteranno la parte organica «destinata alla produzione di biometano e di compost da riutilizzare in agricoltura».

Così continua la maratona di appuntamenti al Green Med Symposium, e nel corso del pomeriggio - della seconda giornata dedicata all'iniziativa - l'attenzione si è focalizzata sul tema del ciclo dei rifiuti integrati in Campania. Ad aprire il dibattito è Fulvio Bonavitacola, il vice presidente della Regione Campania e assessore all'ambiente, che ripercorre il bilancio sul tema dei rifiuti partendo dal 2015: «Un anno spartiacque tra il punto peggiore della fase precedente e l'inizio di una nuova svolta positiva», ovvero l'anno che coincide con la composizione della nuova Giunta Regionale. Ma è anche l'anno in cui la Corte di Giustizia europea aveva condannato l'Italia a pagare alla Commissione europea una sanzione forfettaria di 20 milioni di euro, nonché una penalità giornaliera di 120mila euro per ciascun giorno di ritardo. Durante il convegno sono stati evidenziati gli enormi passi fatti in avanti, ed in particolare è stato sottolineato come la Regione sia riuscita ad eliminare 1/3 della sanzione europea per l'infrazione ambientale.

Al dibattito hanno preso parte il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, il direttore generale Ciclo integrato delle acque e dei rifiuti della Regione Campania, Antonello Barretta - che si è soffermato sul piano regionale di gestione dei rifiuti e sul ruolo degli enti d'ambito -, il presidente ed amministratore delegato A2a Ambiente, Fulvio Roncari - che ha illustrato l'impianto di produzione CSS di Caivano - e l'amministratore delegato Cisa Spa, Antonio Albanese.

«In questi giorni avremo l'approvazione definitiva del piano regionale di gestione dei rifiuti speciali - spiega Antonello Barretta a margine del convegno - Inoltre abbiamo avviato le attività per l'aggiornamento del piano regionale della gestione dei rifiuti» ed è in questa direzione che «ci apriamo al mondo dell'università con la consapevolezza che un contributo scientifico è fondamentale per realizzare degli impianti tecnologicamente avanzati».   

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