Castellammare. «Sono stanco. Mi reputo una persona onesta ed essere nuovamente escluso dal Movimento mi mortifica sia come attivista, ma soprattutto come professionista. Su questo aspetto delle esclusioni senza motivazione siamo peggiori degli altri partiti. È una vergogna».
Originario della provincia di Salerno ma stabiese di adozione (ha guidato la compagnia di Castellammare di Stabia), un curriculum di tutto rispetto e già una carriera importante alle spalle, Mario Aliberti è un ufficiale della Guardia di Finanza, oggi in servizio al Gruppo di Foggia, proprio nella zona di origine dell'ex premier e leader pentastellato Giuseppe Conte. Attivista della prima ora, ieri Aliberti ha ricevuto dal capo politico M5S una mail di comunicazione della sua esclusione dalle Parlamentarie «priva di motivazione». E, attraverso i social, si sfoga e si domanda se, dopo l'addio di Luigi Di Maio, il Movimento 5 Stelle non sia in balìa di «un nuovo cerchio magico» che avrebbero sovvertito di nuovo i principi della democrazia partecipata.
Ma per lui non è la prima esclusione. Il suo nome era stato cancellato nello stesso modo anche durante la selezione dei candidati pentastellati alle elezioni Europee 2019, in quel caso al secondo turno, dopo aver superato la prima tornata.