Martedì 31 ottobre la Fondazione Banco di Napoli ospita due speciali eventi: alle 18 la mostra “La materia della memoria”, personale dell’artista napoletana Maria D’Anna, curata da Carla Viparelli, e alle 21 la visita teatralizzata “O’ Munaciello nel museo de Il Cartastorie”, organizzata dalla compagnia Tappeto Volante, con Manall'art, cooperativa che si occupa della valorizzazione del centro storico di Napoli e di Forcella.
La mostra, terzo appuntamento della rassegna «Entrée, assaggi d’arte contemporanea», si avvale del testo di Stefano Taccone, e ha una caratteristica peculiare: per la Sala Marrama dove è allestita, l’artista ha svolto un lavoro ‘site specific’ a partire dalla grande tela collocata sul soffitto, opera di un artista-ornamentista che nel ‘700 la eseguiva, su commissione del Banco dei Poveri, uno degli antichi banchi pubblici da cui trae origine il Banco di Napoli.
Sono presenti altri nove lavori, dal 2016 a oggi. Opere di carattere materico informale con citazioni figurative di tipo simbolico, realizzate con bende di garza, pittura e talvolta combuste in alcune parti a fuoco vivo. Il filo con l’artista non si interrompe, e per dialogare ancora meglio, sabato 25 novembre alle 11 in Fondazione è in programma lo speciale ‘artist talk’.
Dopo la mostra, un giro al museo, per conoscere le storie napoletane che custodisce. A condurre gli spettatori un accompagnatore d'eccezione: uno spiritello piccolo e deforme, che si aggira tra le antiche stanze: il ‘Munaciello’, interpretato dagli attori Antimo Buonanno ed Esmeraldo Napodano. Con questo evento, si dà il via a una programmazione speciale, che prevede una volta al mese la possibilità di visitare di sera il Cartastorie.
Qui il ‘Munaciello’ ha una natura duplice: gentile con qualcuno, dispettoso con altri, e si rifà anche alla leggende raccontate dalla penna di Matilde Serao.