La Procura di Avezzano ha disposto gli accertamenti per la bimba morta a San Pelino, schiacciata da una trave di un'altalena. Ieri mattina si è tenuta l'udienza per la nomina dei periti che dovranno eseguire gli accertamenti sul luogo della tragedia per stabilire le cause e la dinamica dell'incidente, avvenuto il 31 agosto scorso, nell'area dell'oratorio dove è deceduta Alessia Prendi, 11 anni. Sono stati iscritti sul registro degli indagati per omicidio colposo il parroco don Antonio Allegritti, il vicesindaco del Comune di Avezzano, Domenico Di Berardino e il responsabile del servizio urbanistico e del territorio, Antonio Ferretti. Il procuratore Maurizio Maria Cerrato ha nominato il geometra Cristiano Ruggeri di Avezzano e il dottore forestale, Nicola Ranalli, di Torino di Sangro come periti. La parte lesa, rappresentata dagli avvocati Herbert Simone e Chiara Tozzoli, invece l'ingegnere Maurizio Lucci di Avezzano, mentre l'avvocato Gentiloni Silvestri, che difende Don Antonio, ha nominato i professori Gianfranco Totani e Maurizio Forlesa. Presente anche l'avvocato Alessandra Sucapane per il vicesindaco e il responsabile del territorio.
I periti della procura dovranno, entro novanta giorni, rimettere una dettagliata documentazione al magistrato inquirente e in particolare dovranno ricostruire non solo le cause e la dinamica del tragico incidente, ma anche esaminare i tronchi che hanno causato la morte della piccola. Insomma la procura vuole capire da quando quei tronchi marci, mangiati dal tempo e dall'incuria, che sorreggevano l'altalena dei bimbi, si trovassero in quello stato.
Infatti la piccola, figlia di una coppia albanese , stava giocando con quella rudimentale altalena nell'oratorio parrocchiale di San Pelino, quando la struttura ha ceduto di schianto. La bimba è stata colpita in pieno sulla testa, e a nulla sono valsi i tentativi dei medici di tenerla in vita. Il primo a soccorrerla è stato un infermiere che era seduto su una panchina vicina all'oratorio, Amleto Magnante. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Alessia e un altro bambino stavano giocando con delle corde, a mo' di liana, che pendevano dalla trave dove si trova anche un'altalena con un seggiolino in plastica. A sostenere questi giochi due tronchi di vecchi pini, tagliati a circa due metri di altezza, su cui era stata fissata una trave in legno. A cedere sono stati i due tronchi di pino e la trave è scivolata colpendo in testa la undicenne. L'area è stata sequestrata dalla Procura in attesa delle conclusioni delle indagini. Il paese ancora oggi è sotto choc e in particolare tra le amichette di Alessia che quest'anno doveva frequentare la seconda media c'è tanta tristezza.