Carabinieri morti nel Salernitano, la conducente del Suv aveva assunto alcol e droga ma resta a piede libero

Nancy Liliano, 31 anni, è indagata per duplice omicidio stradale e lesioni personali stradali gravissime

Francesco Pastore e Francesco Ferraro
Francesco Pastore e Francesco Ferraro
di Petronilla Carillo
Martedì 9 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 10 Aprile, 07:34
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Duplice omicidio stradale e lesioni personali stradali gravissime. Sono questi i due titoli di reato per i quali il sostituto procuratore di Salerno, Elena Cosentino, ha iscritto sul registro degli indagati la 31enne Nancy Liliano di Campagna che sabato sera era, in compagnia di un'amica appena diciottenne, alla guida della Range Rover bianca che si è schiantata contro la Fiat Punto a bordo della quale vi erano i due carabinieri deceduti nell'impatto, ovvero il maresciallo Francesco Pastore, 25 anni tra qualche mese, e l'appuntato scelto Francesco Ferraro di 27 anni. Alla guida della gazzella dell'Arma un altro maresciallo, Paolo Volpe, ora ricoverato in ospedale per delle fratture (la prognosi è di trenta giorni) il quale, al momento, non risulta indagato anche se la sua posizione è al vaglio degli investigatori. Come quella dell'anziano che era a bordo dell'altra vettura, anche se si tratterebbe (nel suo caso) di un atto dovuto in quanto anche lui sarebbe stato tamponato dal suv.

L'ufficialità dell'avviso di garanzia a carico della Liliano è arrivata soltanto nel primo pomeriggio di ieri quando al suo legale di fiducia, l'avvocato Antonio Boffa, è stata recapitata una pec con l'avviso di accertamenti da eseguire sull'auto della donna e su altre tracce raccolte dagli uomini della polizia stradale sul luogo dell'incidente, la Statale 91 che collega Campagna con Eboli. Tra gli accertamenti da eseguire ci sono anche i test per verificare l'assunzione di sostanza stupefacente da parte della 31enne. Gli esami tossicologici ed alcolemici condotti al momento dell'arrivo della indagata all'ospedale di Oliveto Citra avrebbero evidenziato tracce di alcol di poco superiore ai limiti consentiti dalla legge e anche tracce relative all'uso di cocaina che vanno però ripetuti per capire quando la sostanza stupefacente sia stata realmente assunta dalla Liliano. La donna, del resto, ha al suo attivo un passato criminale proprio nel mondo dello spaccio della droga. Libera dal 2020, era stata condannata a tre anni di carcere perché inserita in una organizzazione, a conduzione familiare ma con collegamenti con la ndrangheta, dedita proprio alla vendita di sostanza stupefacente. Ancora ore di apprensione per un altro ferito, il 75enne Cosimo Filantropia, in Rianimazione all'ospedale di Battipaglia: le sue condizioni sono ancora critiche. 

Le indagini 

La Procura di Salerno, diretta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, ha autorizzato la Stradale ad acquisire cinque filmati delle videocamere comunali che si trovano nella zona dello schianto. Immagini molto forti nelle quali si vede l'auto dei carabinieri svoltare verso una piccola piazzola dove solitamente venivano eseguiti posti di controlli, e il suv bianco arrivare a forte velocità dalla direzione Eboli. L'impatto sarebbe dunque stato impossibile da evitare. L'auto guidata dalla donna avrebbe fatto un testa coda girando su se stessa fino a tamponare anche l'utilitaria a bordo della quale vi era il 75enne Cosimo Filantropia il quale stava rincasando dopo essere stato in compagnia della figlia per aiutarla in alcuni lavoretti nell'esercizio commerciale che la stessa sta per avviare. La gazzella dei carabinieri è stata colpita dal Range Rover sulla fiancata destra dove erano seduti il maresciallo Pastore e l'appuntato Ferraro.

Quest'ultimo, secondo indiscrezioni, aveva terminato il suo turno alle 22 ma, in virtù del suo senso di dovere e dei buoni rapporti con i colleghi, avrebbe chiesto di poter prolungare il servizio almeno per altre due ore per dare loro una mano e un sostegno in caso di necessità: la sua generosità gli è costata la vita. Nei prossimi giorni, una volta che la dinamica e le relative responsabilità saranno chiarite, potrebbero essere risentite le due donne e il maresciallo Volpe.

L'appuntato Ferraro sarebbe deceduto sul colpo mentre il suo collega maresciallo è stato trasferito in ambulanza all'ospedale di Eboli dove per oltre un'ora i sanitari hanno tentato di rianimarlo, inutilmente. Ci sarebbero anche cinque testimoni il cui racconto è ora al vaglio degli inquirenti. Ovviamente, tutti i verbali stilati nella nottata di sabato sono al momento secretati.

I funerali 

Si svolgeranno stamattina a Manfredonia e a Montesano Salentino i funerali dei due carabinieri. Entrambi alle 10. Ma non solo la Puglia è in lutto per loro. Il sindaco di Campagna, Biagio Luongo, nella nottata di sabato ha schermato di nero l'immagine del suo profilo Facebook e ha disposto per quest'oggi una giornata di lutto cittadino. «Andrò ai funerali - ha dichiarato - e poiché sono in contemporanea - io sarò a Manfredonia, mentre il mio vicesindaco a Lecce». Le esequie del maresciallo Pastore saranno celebrate dall'arcivescovo della diocesi di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo padre Franco Moscone. «Assicuro la mia preghiera di suffragio per i giovani morti, entrambi di nome Francesco, e quella di tutta la Chiesa», ha detto l'arcivescovo. Commozione e dolore domenica sera all'arrivo delle salme dei due militari nelle loro città d'origine. Entrambi i feretri erano avvolti dal Tricolore e, ad accoglierli sono stati il commissario straordinario di Manfredonia, Rachele Grandolfo, e il sindaco di Montesano Salentino, Giuseppe Maglie. Proprio nel piccolo comune in provincia di Lecce i concittadini dell'appuntato hanno voluto ricordarlo con fiocchi bianchi e rami di palme sui muri. 

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