Carabinieri morti, a Campagna lutto cittadino e fiaccolata omaggio per i due “eroi silenziosi”

La città di Campagna ricorda i suoi eroi: «Educati, professionali, disponibili: si sono fatti benvolere dalla comunità»

Il luogo dell'incidente
Il luogo dell'incidente
di Margherita Siani
Martedì 9 Aprile 2024, 06:05 - Ultimo agg. 10 Aprile, 07:34
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Campagna rende omaggio con il silenzio alle due vittime, a quei “figli” che hanno trovato la morte investiti da un Suv. Oggi, giorno dei funerali dei due carabinieri morti durante l’incidente di sabato notte al Quadrivio, è stato decretato il lutto cittadino. Il sindaco Biagio Luongo sarà a Manfredonia per partecipare al funerale del maresciallo Francesco Pastore, mentre la vice sindaca Barbara Granito sarà a Lecce per i funerali dell’appuntato scelto Francesco Ferraro. Ancora in ospedale gli altri tre feriti. «Conosco le famiglie delle persone ferite e coinvolte nell’incidente - dice Luongo - mi sono assicurato delle loro condizioni. Cosimo Filantropia, che hanno trasferito a Napoli, è quello ferito più gravemente. Una persona perbene, un grande lavoratore, dedito alla sua famiglia, speriamo in una sua ripresa. Così come conosco la famiglia della giovane Serena, che era sul Suv insieme alla guidatrice, anch’essa in ospedale per fortuna non in condizioni gravi». 

L’abbraccio 

L’abbraccio ai carabinieri è arrivato ieri anche dalle condoglianze che hanno portato di persona, presso la stazione di Largo caduti di Nassyria, il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, la dirigente della Stradale, Vera Galli Lami, il generale della Finanza, Oriol De Luca. Al maresciallo che guida la stazione di Campagna, Angelo Solimene, e a tutta la caserma il loro cordoglio. Ed il ricordo di questi ragazzi giunge da più parti. Uno di loro, Francesco Pastore, era arrivato da pochi mesi, da novembre, prima era in forze presso la caserma di Laviano: «Solo pochi mesi fa era qui, tra noi ad assicurare la sicurezza della nostra piccola comunità - dice il sindaco, Oscar Imbriaco - Poi il trasferimento a Campagna, in una caserma più grande e con un impegno ancora maggiore. Ma lo ricordiamo tutti perché era, è stato, un bravissimo ragazzo, oltre che un ottimo carabiniere. Si è fatto voler bene subito da tutti». «Ho avuto il piacere di conoscerlo - dice Silvana, cittadina di Laviano - Un ragazzo educatissimo e con un grande cuore, come pochi, non ci sono parole». Il garbo di questo giovane viene ricordato anche a Castelnuovo di Conza: «Un giovanissimo e bravissimo ragazzo, professionale, educato, promettente. Che dolore immenso», dice Luca Zarra.

Anche Cucco Petrone ricorda un dialogo con questo giovane carabiniere avuto in caserma: «Ero lì per alcune cose personali - dice - scherzavamo sulla montagna che si vedeva dalla finestra e sul mare di Manfredonia. Sai che nostalgia del mare dissi, ma lui rispose “ma no, mi trovo bene qui”». 

Il parroco 

E Campagna tributerà il suo omaggio ai due carabinieri domani sera. Alle 19,30 si terrà una fiaccolata organizzata da don Carlo Magna. «Si pensava di partecipare ai funerali - spiega don Carlo - ma essendo in posti diversi c’era qualche difficoltà e allora abbiamo pensato ad un momento di raccoglimento, abbiamo deciso di esprimere il nostro cordoglio con questa fiaccolata in loro memoria. Erano due ragazzi vicini alla chiesa, vicini in tante occasioni, presenti, educati, di grande sensibilità. La fiaccolata sarà un momento di preghiera, di dolore silenzioso per la loro morte, che è giunta al termine della Pastorale che abbiamo tenuto, solo qualche ora dopo l’incontro con i giovani abbiamo appreso la terribile notizia». 

Dalle ore 19,30 appuntamento per tutti dinanzi alla caserma dei carabinieri, per poi arrivare fino alla Cattedrale per una messa in suffragio. Sarà questo l’addio che Campagna tributerà ai suoi due uomini dell’arma. Un momento di dolore collettivo e di abbraccio dinanzi ad una tragedia che lascia impietriti. E sapere che la donna al volante era anche positiva alla cocaina e all’alcol e con un Suv che andava a cento allora e di più, rende tutto ancor più difficile in questa vicenda. E mentre il ricordo di ogni pezzo di vita si snocciola nelle parole di chi ha conosciuto i due carabinieri, i due Francesco, le loro scrivanie restano lì, ancora intatte, con i fascicoli lasciati come loro li avevano posizionati, quasi a testimoniare la delicatezza di un dolore senza fine. 

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